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SANTO DEL GIORNO/ Il 10 novembre si celebra San Leone I

- La Redazione

Il 10 novembre la Chiesa cattolica ricorda e celebra San Leone I, quarantacinquesimo Papa della Chiesa cattolica dal 29 settembre 440 fino alla sua morte. Ecco la sua vita.

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Il 10 novembre la Chiesa cattolica ricorda e celebra San Leone I, 45esimo Papa della Chiesa cattolica dal 29 settembre 440 fino alla sua morte. Nato in un luogo imprecisato della Toscana nel 390, è figlio di Quintiano e subito fa parte del clero, diventando diacono sotto i pontificati di Celestino I e Sisto III. Dopo aver intrecciato rapporti diplomatici con la vicina Gallia, nel 440 Leone I viene a scoprire nel corso di uno dei suoi viaggi della morte dello stesso Sisto III, in seguito al quale viene designato per acclamazione come suo successore. La sua reggenza come Papa diventa estremamente complicata a causa di numerose eresie, tra le quali il Pelagianesimo e il Manicheismo. A poco a poco, riesce a ristabilire la situazione e a convertire sempre più eretici, rendendo la Chiesa cattolica sempre più ricca di adepti.

Leone riordina le chiese africane e siciliane e fa in modo che gli episcopati di questi territori consolidino le loro relazioni con quello centrale di Roma. Inoltre, ridà lustro al ruolo ecclesiastico in Gallia ed esorta i fedeli a vivere un’esistenza basata sui principi del Vangelo. Molto importante la sua opera anche nel settore dogmatico, condannando subito l’assemblea di Efeso e i suoi decreti e facendo di nuovo tornare i suoi seguaci verso la via maestra. San Leone I, detto anche il Magno, ha anche scritto una lettera al patriarca Flaviano, nella quale viene evidenziata la venuta sulla Terra del figlio di Cristo. Tutto ciò dopo aver vissuto per molti giorni nel totale digiuno, all’insegna della veglia e preghiera. Prima di inviarla, Leone decide di deporre l’epistola sul sepolcro di San Pietro, chiedendogli di effettuare eventuali correzioni. Dopo circa quaranta giorni, gli appare in sogno proprio Pietro che gli spiega di averla modificata. Ed è stato proprio così. Leone I la legge davanti ai Padri nel corso del Concilio Ecumenico di Calcedonia, e viene acclamato.

Nel frattempo, l’Italia viene invasa da Attila e dagli Unni. Leone decide di scendere in campo in prima persona e affronta il temibile re, seguito da sacerdoti e diaconi che intonano inni religiosi. Incredibilmente, Attila rispetta il pontefice e desiste dai suoi propositi bellicosi ricevendo un tributo sostanzioso. Si narra che Attila abbia visto accanto a Leone I l’Apostolo Pietro con un aspetto molto minaccioso. Tuttavia, dopo pochi anni il popolo barbaro torna alla carica, occupa e saccheggia la capitale, anche se non riesce a massacrare il popolo di Roma grazie ad un altro intervento provvidenziale del Papa. Dopo la catastrofe, Leone fa in modo che tutto torni alla normalità, rimette a posto le parrocchie distrutte e rende la capitale di nuovo una città totalmente cristiana.

San Leone I muore a Roma per motivi di salute il 10 novembre del 461 dopo ventuno anni di glorioso pontificato. I suoi resti sono stati inizialmente posti nel vestibolo di San Pietro, all’interno della città del Vaticano. Attualmente, essi si trovano sotto l’altare adiacente alla Cappella della Madonna della Colonna. È stato elevato come dottore della Chiesa da Papa Benedetto XIV, nel 1754. Un autentico esempio di vita saggia e giudiziosa.

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