Mai così tante persone nella storia a una messa di un Papa. A Manila nell’ultima giornata della visita di Francesco nelle Filippine una folla record stimabile in circa sette milioni di persone ha raggiunto il luogo della liturgia. Un numero impressionante di persone, dicono tutti i media locali, al Grandstand – Rizzal Park ha superato il precedente record stabilito sempre a Manila nel gennaio 1995 quando, alla giornata mondiale della gioventù furono calcolati in circa cinque milioni i fedeli presenti. Secondo Padre Lombardi responsabile dell’ufficio stampa del Vaticano, “la messa di oggi a Manila rappresenta l’incontro più partecipato di sempre, non solo dei raduni con il Papa. Quanto al numero esatto, l’ufficio del presidente Benigno Aquino valuta i presenti in 7 milioni. Noi non siamo in grado di contarli, ma certo si tratta di numeri più elevati di quelli di qualunque altro evento pubblico”. Addirittura, vista la folla, le ostie al momento della comunione venivano passate di mano in mano dagli stessi fedeli perché i sacerdoti non riuscivano a raggiungere le persone,
Papa Francesco abbandona il discorso preparato e comincia a improvvisare, dopo la drammatica testimonianza di una giovane ragazza sfuggita a droga e prostituzione che gli ha chiesto perché Dio permette questo e perché così poche persone ci aiutano. Bergoglio è evidentemente commosso e anche furente, dopo queste parole: basta con la compassione mondana che ci fa mettere le mani in tasca e dare una moneta. “Se Cristo avesse avuta questo tipo di compassione sarebbe passato, avrebbe curato 3 o 4 persone e se ne sarebbe tornato al Padre” dice ancora aggiungendo che quando si è capaci di farsi la domanda che ha fatto la ragazza, e di piangere allora possiamo davvero capire. Il dramma dei giovanissimi abusati e sfruttati sessualmente è particolarmente sentito in questo angolo del mondo, dove arrivano i ricchi occidentali a dare sfogo ai loro istinti peggiori e dove il traffico degli esseri umani coinvolge migliaia di persone. Papa Francesco parla a oltre 30mila giovani all’università Santo Tomas di Manila. Il pontefice ha ricordato che durante la messa del giorno precedente una torre è caduta per via del maltempo uccidendo una ragazza di 27 anni: “Desidero che tutti voi giovani come lei -preghiamo in silenzio un minuto per lei e preghiamo la mamma nel Cielo. Preghiamo. Preghiamo anche per suo padre e sua madre, era figlia unica, sua mamma sta venendo da Hong Kong, il padre viene a Manila a aspettarla”. Poi c’è stata la testimonianza di una ex bambina di strada che è scoppiata a piangere mentre parlava. Il papa allora ha improvvisato le sue parole: “Le donne hanno molto da dirci nella società di oggi, tante volte noi siamo maschilisti, ma una donna è capace di vedere le cose con occhio distinto, con differente sguardo, le donne sono capaci di porre questioni che noi uomini non siamo capaci di capire, hanno più attenzione, si fanno domande oggi l’unica domanda che non ha risposta ce la ha posta Jun. Non le sono bastate le parole, e così ha pianto, ha avuto bisogno delle lacrime, così quando viene il prossimo papa a Manila, per favore che ci siano più donne”.