AMEDEO MODIGLIANI/ Record all’asta: “Nu’ couche” battuto a 170 milioni di dollari
Un quadro realizzato dal pittore livornese Amedeo Modigliani, dal titolo “Nu Couche”, è stato venduto all’asta da Christie’s per una cifra record, 170.4 milioni di dollari.

Un quadro realizzato dal pittore livornese Amedeo Modigliani, dal titolo “Nu Couche”, è stato venduto all’asta da Christie’s per la cifra record di 170.4 milioni di dollari, pari a circa 158 milioni di euro. Secondo quanto riportato dal Financial Times, il quadro era stato messo in vendita da Laura Mattioli Rossi e sarebbe stato acquistato da un magnate cinese, ex tassista. L’asta è stata velocissima, solo 9 minuti e mezzo, durante i quali il battitore ha visto alzare il prezzo con una serie di rilanci milionari, ed il magnate cinese ha partecipato via telefono. Con questa vendita l’artista italiano entra a far parte di un ristretto club di artisti, le cui opere sono state vendute per un cifra superiore ai 100 milioni di dollari, club del quale fanno parte Picasso, Warhol, Bacon, Munch e Giacometti. La cifra di vendita di “Nu Couchè”, supera del doppio il precedente record per un’opera di Modigliani, che era fissato a 70,725 milioni di dollari, per la vendita di una “Tête”, opera in pietra di 73 centimetri, che resisteva dallo scorso anno con l’opera venduta a New York da Sotheby’s.
Un record che l’artista livornese non avrebbe certamente potuto immaginare nell’inverno del 1917, quando lo dipinse mentre si trovava a Parigi. “Nu Couchè” fa parte di una serie di nudi dipinti da Modigliani in quell’inverno, uno dei più freddi del secolo, e sicuramente il più freddo tra quelli della Prima guerra mondiale. L’opera aveva fatto parte in precedenza della collezione di Gianni Mattioli che l’aveva acquistata nel 1949 sborsando poco più di 5 milioni di lire. Sicuramente il quadro, come evidenziato dai più grandi esperti internazionali, è una delle opere migliori dell’intera vita dell’artista livornese. Un capolavoro assoluto che ha in se un sorprendente potere erotico, ma nello stesso tempo è un dipinto di grande inventiva, e come tutte le opere di Modigliani riesce ad affascinare. “Nu Couchè” a dicembre del 1917 venne spostato, insieme ad altri quattro dipinti della serie dei “nudi”, a Parigi presso la Galerie Berthe Weili e fin da subito provocò grande ressa davanti all’ingresso della galleria e grande turbamento, tanto che la polizia il giorno dopo fece sospendere la mostra con effetto immediato e chiuse i locali della galleria per motivi di ordine pubblico.
Nell’anno in cui dipinse “Nu Couchè”, Amedeo Modigliani aveva conosciuto Jeanne Hébuterne, la donna che fu il grandissimo amore della sua vita, ma la donna che viene ritratta nel dipinto non è Jeanne ma una delle modelle di cui si serviva Modigliani e che gli venivano fornite da Léopold Zboroswki, il mercante che era anche il suo mecenate. Modigliani infatti non volle mai dipingere Jeanne senza veli od anche in pose sensuali. L’amore tra Modigliani e la donna fu tragico e, alla morte del pittore italiano che avvenne nel gennaio del 1920, Jeanne, che era incinta, non resse al dolore e si suicidò gettandosi dal quinto piano dell’abitazione dei suoi genitori.
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