Un caso estremo senza dubbio, ma che solleva domande. Secondo il tribunale di Genova, un marito che per 24 anni ha continuamente usato violenza sulla moglie non è colpevole. Perché la moglie, si legge nella sentenza, ha tollerato le azioni del marito. Protestare adesso chiedendo giustizia insomma non è credibile, perché la donna avrebbe dovuto farlo subito o almeno dopo qualche anno. Era dunque in un certo modo consenziente. Adesso che finalmente la donna è riuscita a divorziare non le spetterà nulla: non solo nessun indennizzo per le violenze, ma neanche il regolare assegno matrimoniale. Eppure la figlia è stata portata via dai servizi sociali perché il padre era troppo violento e il figlio maschio è finito in galera perché sbandato socialmente e ha commesso crimini. L’uomo tornava a casa ubriaco e regolarmente picchiava la moglie davanti ai figli, più volte lei è finita al pronto soccorso. Poi finalmente la svolta: il marito finisce in carcere per altri fatti, lei entra in una comunità protetta e la convincono a separarsi. Ma per la giustizia italiana la donna non merita niente, neanche un centesimo. La storia è stata raccontata oggi dal quotidiano genovese Secolo XIX.