Nell’omelia di stamane durante la Messa a Casa Santa Marta, Francesco ha avuto parole di fuoco nei confronti di chi sfrutta il lavoro nero: è peccato mortale, ha detto. “Chi accumula ricchezze con sfruttamento, lavoro in nero, contratti ingiusti, è una sanguisuga che rende schiava la gente” ha poi aggiunto dicendo anche che “Il sangue di chi è sfruttato nel lavoro è un grido di giustizia al Signore. Lo sfruttamento del lavoro, nuova schiavitù, è un peccato mortale. Le ricchezze in se stesse sono buone, ma sono relative. Vanno messe al giusto posto”. Per il papa, “non si può vivere per le ricchezze, è più importante un bicchier d’acqua nel nome di Gesù che tutte le ricchezze accumulate con lo sfruttamento della gente”. Da sempre questo papa ha a cuore lo sfruttamento nel mondo del lavoro denunciando “il meccanismo perverso che macina risorse per ottenere profitti sempre maggiori”. Anche nella sua enciclica Laudato sì ha toccato l’argomento.