Obbligata a seguire Hitler anche nel bunker di Berlino dove il dittatore si sarebbe ucciso, ecco il menu cucinato dalla sua cuoca vegana e anche quello dell'ultima cena 

Vegetariano ante litteram, Adolf Hitler era anche difficilissimo da accontentare nelle sue richieste per i pasti. Constanze Manziarly aveva 23 anni quando venne assunta come responsabile personale della dieta del dittatore sanguinario e anche se lavorò per lui solo due anni, dal 1943 fino al suo suicidio, ne vide di tutti i colori. Lo si legge in u alcune lettere scritte a mano dalla donna alla sorella, scoperte solo recentemente da uno storico. Benché fosse una professionista diplomata in cucina a base di cibo crudo e verdure, accontentare Hitler era difficilissimo. Il che, visto il tipo di personaggio, significava rischiare la morte: “Mi sento con un piede nella fossa” scrive alla sorella “non sto esagerando, sto incontrando difficoltà inimmaginabili che non posso neanche raccontarti”. Dopo aver prestato servizio nel famoso rifugio sulle Alpi bavaresi, la donna fu obbligata a seguire il dittatore anche nel bunker dove si rifugiò a Berlino negli ultimi mesi.



Hitler, raccontano gli storici, aveva smesso di cibarsi di carni animali negli anni 30 su consiglio medico per curarne la flatulenza ed un disturbo cronico dello stomaco,  da allora la sua dieta preferita era costituita essenzialmente di formaggio prodotto da latte vaccino pastorizzato con olio di lino e miglio, sì, proprio quello che mangiano gli uccellini. Come sostituto della carne mangiava spesso funghi tritati e come dessert due mele grattugiate. Ma la cosa che faceva disperare la cuoca è che dopo aver cucinato torte speciali per ore, la sera Hitler si intratteneva fino a tarda ora con i suoi monologhi folli davanti agli ospiti, spesso rovesciando per terra nella furia le torte della cuoca. Una volta giunta nel bunker, le fu spiegato come ingoiare le pillole di cianuro che tutti avrebbero dovuto prendere in caso di sconfitta, dopo di che la donna lasciò scritto quale fu il menu dell’ultima cena del Fuhrer prima che si uccidesse: uova strapazzate con purè di patate. Ma quando si recò a portare la cena, Hitler si era già ammazzato. Fuggita dal bunker insieme ad alcune SS e alla segretaria di Hitler, fu vista per l’ultima volta mentre i soldati russi la arrestavano. Di lei nessuno ha saputo più niente e che fine avesse fatto: restano le sue ricette per Adolf Hitler.

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