I padri di figlie nate da relazioni al di fuori del matrimonio possono sposarle: è quanto dichiara uno dei più prestigiosi imam egiziani, ecco di cosa si tratta
Ogni giorno si scopre qualcosa di nuovo a proposito dell’Islam. Si tratta di interpretazioni singole, ovviamente, ma che la dicono lunga come manchi una chiarezza di base all’interno di quella che dopo il cristianesimo è la religione più seguita al mondo, e che secondo certi esperti fra pochi anni supererà anche questa. Il problema fondamentale è che esistono numerosissime correnti di interpretazioni, manca una guida unica come è ad esempio il papa per i cattolici, e ci sono diverse divisioni settarie. Tornando alla notizia, ha destato scalpore in tutto l’Egitto la dichiarazione di uno dei più noti imam salafiti (la corrente religiosa che è alla guida di un paese come l’Arabia Saudita che predica il ritorno all’islam delle origini), tale Al-Sersawi in un video che sta facendo il giro della Rete, il quale a sua volta ha ripreso le parole di un altro imam, Al-Shafi. In sostanza, l’imam se n’è uscito giustificando l’incesto e addirittura il matrimonio tra padri e figlie, se queste “sono nate fuori da un matrimonio regolare”.
Al-Sersawi non è un imam qualunque: insegna nella più importante università islamica egiziana, quella di Al-Azhar dove si era recato alcuni mesi fa papa Francesco. La sua tesi è che una ragazza nata in una relazione adultera non è realmente figlia di quel padre. Siccome le figlie illegittime non possono portare il nome del genitore, “secondo la sharia essa non è sua figlia, non è ufficialmente attribuibile a lui”. Una volta che il video, risalente in realtà al 2012 ma recentemente tornato alla ribalta, è stato visto da milioni di persone, fortunatamente in molti egiziani hanno criticato queste parole definendole “pazzia”. Ma i casi come questi non sono rari. All’inizio di quest’anno un altro imam, Muftah Mohammed Maarouf, disse nel corso di un dibattito televisivo che nella sharia non è specificata alcuna età per la quale le donne possono essere sposate, dicendo che si può tranquillamente prendere in sposa anche una neonata.
