Dove si trova il Parco Nazionale di Komodo? È grande la curiosità dopo il lancio di Google di un doodle celebrativo: oggi, lunedì 6 marzo 2017, festeggia il 37esimo compleanno. I draghi di Komodo sono molto famelici: fanno cadere la vittima, le saltano al collo e le squarciano l’addome, poi la divorano avidamente, facendola a pezzi. Della carcassa non resta nulla, nemmeno ossa e zoccoli dell’eventuale vittima, perché il drago di Komodo può consumare una quantità di carne pari all’80% del proprio peso. Possono anche attaccare gli esemplari più giovani della loro specie, ma non disdegnano neppure gli animali morti: possiamo allora considerarli “spazzini” del loro ambiente. Possono vivere a lungo, fino a 65 anni, ma lo stile di vita cambia: diventano sedentari e, infatti, sembrano addormentati. Finiscono così per cibarsi di carogne e quando sono “anziani” è facile difendersi dai loro attacchi.
Si parla molto oggi, lunedì 6 marzo 2017, del Parco Nazionale di Komodo per il doodle lanciato da google. Sicuramente abbiamo potuto riconoscere splendidi animali come il famoso drago che da il nome a questo parco patrimonio dell’Unesco. Non solo però queste creature meravigliose, ma anche dei coralli che sui fondali vicino all’isola rendono veramente questo scenario impossibile da dimenticare una volta visto, clicca qui per le foto. Ma cosa sono i coralli? Sono degli organismi costruttori delle barriere coralline e producono carbonato di calcio. Questo porta a uno scheletro di calcare. Distinguiamo quindi dagli animali più comuni questi splendidi organismi che sono sempre più rari da individuare anche per colpa dell’uomo che inquina e li sta estinguendo. Sicuramente però di belli come nel Parco Nazionale di Komodo ce ne sono davvero pochi.
Per questo varano particolarmente agile come il drago di Komodo – di cui oggi si festeggia la fondazione del Parco Nazionale apposito – sarà anche utile sapere che il suo morso è velenoso praticamente per ogni essere vivente: un morso che non perdona e nel giro di qualche ora rende quel “lucertolone” praticamente un killer senza pietà. Proprio così infatti funziona il morso velenoso del drago di Komodo: in pratica se anche la preda catturata riuscisse a scappare dal varano, il solo piccolo morso inietta nel sangue della vittima circa 50 ceppi di batteri che nel giro di un giorno stecchiscono la preda e la mandano all’altro mondo. Un veleno terribile che rende questo “simpatico” varano un animale assai pericoloso. Buona festa dunque, caro drago, così bello e speriamo per sempre così lontano da noi!
Lo direste mai che un “drago” di 100 chili possa all’interno del Parco Nazionale di Komodo e non solo attaccare e battere una preda di 4 volte più pesante di lui, con una velocità da runner? Non stiamo fantasticando, ma elencando semplicemente le proprietà fisiche incredibili di questo mistero della natura quale il drago di Komodo. È il più grande dei sauri, con tre metri di lunghezza e con un peso incredibile che varia da 80 a 100 chili per gli esemplari adulti; ecco, però questo incredibile animale è velocissimo, agilissimo e in grado di andarsi a cibare di una preda da almeno 450-500 kg. Capacità elastiche, velocità di punta e scatto che pongono il drago di Komodo, o varano di Komodo, coma un esemplare davvero sorprendente. È il più attivo tra i rettili predatori, visto che può percorrere fino a 10 km al giorno in cerca di cibo, e anche se si muove in genere lentamente, a 5 km/h, può compiere scatti fulminei e raggiungere velocità di 18-20 km/h. Se vi trovare all’interno del Parco Nazionale di Komodo, dunque, state attenti, avvicinarsi troppo potrebbe non essere l’idea del secolo…
E’ un drago dormiente, quello che si vede nel doodle di Google realizzato per la giornata odierna in occasione del 37esimo anniversario del Parco Nazionale di Komodo. Una volta premuto su “Play”, però, prenderà il via un test per valutare la vostra conoscenza del grande varano. A tal fine, vi diamo subito alcune informazioni su uno degli ospiti del parco, una specie animale in via di estinzione ma che continua ad affascinare sebbene sia tutt’altro che docile. Si tratta intanto della lucertola più grande del Pianeta, con i suoi 70 chili in media e una lunghezza che può raggiungere anche i 3 metri. Questi animali, infatti, possono arrivare ad essere fino a 100 volte più grandi delle lucertole più piccole presenti in natura! I draghi di Komodo sono anche molto ghiotti: in un solo pasto possono mangiare più del 50% del proprio peso. Essendo carnivori si nutrono principalmente di carcasse ma possono anche mangiare interi maiali, cervi e bufali indiani ancora vivi. Hanno un senso dell’olfatto molto sviluppato, tanto da poter fiutare la loro preda a una distanza di 10 chilometri. Tra le loro vittime non è rado che vi siano anche esseri umani, motivo per il quale si consiglia di tenere la distanza di almeno 10-15 metri da questi essere per nulla socievoli! Infine, questi animali sono originari dell’Indonesia e popolano gran parte del Parco Nazionale di Komodo dal quale prendono anche il nome. Questo è tutto ciò che vi occorre sapere per superare brillantemente il test di Google e scoprire nuove informazioni sul parco e sui suoi draghi.
Per il Parco Nazionale di Komodo, oggi ricorre una data importante poiché si festeggia il 37esimo anniversario della sua nascita, celebrato anche con un doodle di Google. Come rivelato nel precedente focus, il parco si inserisce in un contesto di isole vulcaniche, un ambiente certamente poco turistico ma che allo stesso tempo raduna ogni anno numerosi appassionati di snorkeling, ovvero la pratica che permette di osservare il fondo del mare nuotando in superficie. Non è un caso se, come rivela Focus.it, il Parco Nazionale di Komodo rappresenti proprio una delle mete più ambite per gli amanti di questo sport. Le isole sono descritte come una serie di “gobbe” che spuntano dalle acque cristalline dell’oceano, circondate da un orlo di candida sabbia. Alla luce della rinomata aggressività dei draghi di Komodo, come occorre comportarsi per poter godere in sicurezza della bellezza del parco e delle sue acque? I varani giganti sono certamente molto voraci e tra le loro vittime si annoverano anche animali di grossa taglia, ma solitamente non attaccano in acqua, quindi la loro presenza non rappresenta un grande pericolo per gli appassionati di snorkeling. Chi invece decide di restare sulla terraferma ed ammirare le bellezze dei villaggi e dei laghi che caratterizzano il parco, allora è buona regola mantenere una distanza di almeno 10 metri dai draghi di Komodo.
In occasione del 37esimo compleanno del Parco Nazionale di Komodo, Google ha deciso di dedicare oggi il suo doodle interattivo con protagonista il celebre drago. Il parco, sorto esattamente il 6 marzo 1980, come ricorda Focus.it è nato per proteggere i draghi di Komodo detti anche varani di Komodo e che oggi rischiano l’estinzione. Questi animali rappresentano le più grandi lucertole del mondo, con la loro lunghezza fino a 3 metri e il peso che può arrivare fino a 100 chili. Si tratta di animali molto voraci capaci di attaccare non solo animali di grossa taglia ma anche l’uomo. L’isola che accoglie l’importante parco oggi al centro dell’attenzione per il suo 37esimo compleanno, oltre ai draghi di Komodo è predisposta ad accogliere anche altri animali in via d’estinzione tra cui squali balena, i pesci luna e le mante giganti. Le isole che formano il Parco Nazionale di Komodo sono tutte di origine vulcanica, primordiali e quindi poco turistiche, circondate da cinture di spiagge. Una di loro, Flores, è divenuta celebre in seguito al ritrovamento dell’Homo Florensis. A completarlo sono le isole di Komodo, Padar e Rinca, insieme ad altre 26 più piccole.
Tanti cari auguri al Parco Nazionale di Komodo, in Indonesia, che oggi, lunedì marzo 2017, festeggia il suo 37° compleanno. Si trova nel cuore di un arcipelago, formato da ben tre isole vulcaniche: Rinca, Komodo e Padar. La conformazione fisica del territorio permette quindi di donare al paesaggio un colore ed una connotazione molto particolari, uniche al mondo. Dal deserto della savana fino alla più ricca delle foreste, dove si trova il Parco Nazionale di Komodo può contare su acque cristalline e spiagge candide, color bianco, lungo un’aerea di oltre 1.800 km². La sua creazione risale al 1980, quando si è reso necessario agire per salvaguardare il drago di Komodo, in via di estizione, ma negli anni ha diretto i propri sforzi anche nella conservazione di altre specie, fra cui quelle marine. Nel 1991 diventa invece patrimonio dell’UNESCO ed attualmente può contare sulla presenza di 5.700 draghi di Komodo, conosciuti anche come “varani” per via della conformazione della loro mandibola e pelle, molto simile al “cugino”, dato che appartengono alla stessa famiglia. Si annoverano all’interno del Parco anche il cervo di Timor, che rappresenta la fonte principale di cibo del varano, ed il cacatua crestato tipicamente giallo. Nonostante il bacino abbia accolto al suo interno centinaia di migliaia di specie animali, continua ad essere conosciuto per la presenza del drago, che può vivere in tutta tranquillità in un contesto naturale ed incontaminato, lontano dalle azioni dell’uomo.
Il Doodle scelto da Google per omaggiare il drago di Komodo non poteva che essere interattivo. Un piccolo video spiegazione, dal disegno stilizzato, ci mostrerà la simpatica lucertolona intenta a compiere diverse azioni. Grazie alla sua presenza scopriremo molto di più sul suo conto e sul suo habitat, ed una volta terminato il test, sarà proprio il dolce draghetto ad annunciarci il risultato. In realtà, come si apprende facilmente dal gioco, il drago di Komodo non deve essere considerato un animale mansueto, dato che sono accaduti degli episodi in cui ha attaccato l’uomo. Il suo grande senso dell’olfatto gli permette inoltre di sentire l’odore di una preda anche a 10 km di distanza. Questo particolare è dovuto anche al fatto che l’animale ha bisogno di nutrirsi moltissimo, pari al 50% del suo peso. E’ inoltre molto veloce: può raggiungere i 20 km orari. Alla fine del Doodle-test, si potrà inoltre accedere ad altre informazioni, fra cui quelle appena citate, così come il peso, che in un maschio può arrivar efino ai 91 kg.