Nel giallo sul delitto di Antonella Lettieri, continuano ad esserci ancora numerosi aspetti poco chiari. Primo fra tutti, la posizione di Caterina Fuscaldo, moglie dell’uomo in carcere accusato dell’omicidio volontario della 42enne di Cirò Marina. Le sorelle della vittima sono convinte che la donna stia coprendo Salvatore Fuscaldo, ma ad aggiungere ulteriori sospetti sarebbero le nuove indiscrezioni trapelate dal settimanale Giallo: Antonella, la sera in cui è stata uccisa, sarebbe dovuta andare in casa Fuscaldo a mangiare la pizza insieme ai suoi vicini di casa. L’impasto era già pronto dal giorno prima e a realizzarlo erano state le due amiche. Eppure, non vedendola arrivare, né Salvatore né la moglie Caterina lanciarono l’allarme, come mai? Non solo: la stessa sera in cui era in programma una cena a tre, in realtà Caterina preparò ugualmente la cena per lei ed il marito. Sapevano entrambi che la donna non sarebbe mai arrivata da loro? Dubbi, questi, che inducono a covare ancora molti sospetti sul bracciante agricolo 50enne che dal carcere si ritiene innocente, ma anche sulla moglie, la cui posizione è attualmente al vaglio degli inquirenti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Sul delitto di Antonella Lettieri, giovane commessa 42enne di Cirò Marina, ruotano ancora molti dubbi, a partire dall’arma (o forse più di una) usata per massacrarla all’interno della sua abitazione, lo scorso 8 marzo, fino al movente. Se, come avanzato dagli inquirenti, il suo assassino fosse stato realmente Salvatore Fuscaldo, vicino di casa ed “amico fraterno” arrestato lo scorso 16 marzo, cosa lo avrebbe spinto ad agire con questa elevata furia omicida riscontrata anche dagli inquirenti? Domanda, questa, alla quale si sta cercando di dare una risposta proprio in questi giorni di intenso lavoro, mirato anche ad individuare la presenza di possibili complici del presunto killer. Intanto, emergono alcune novità che purtroppo sembrano non rivelarsi affatto utili nella soluzione definitiva del caso. Sin dal ritrovamento del cadavere di Antonella Lettieri, all’indomani dal suo massacro, infatti, gli investigatori avevano parlato di una ciocca di capelli tra le sue mani e di un capello sulla scena del crimine. In merito al primo inquietante reperto era giunta la conferma che la ciocca appartenesse proprio alla stessa vittima, strappata in un frangente di forte violenza e disperazione, forse nel vano tentativo di difendersi dall’azione brutale del suo assassino. Ma cosa è emerso ad oggi del capello? A rivelare gli ultimi sviluppi su questo aspetto è stato il settimanale specializzato in cronaca nera, Giallo, che ha rivelato le interessanti indiscrezioni emerse, sebbene gli atti d’inchiesta siano stati secretati. Secondo quanto appreso, il capello trovato in casa di Antonella Lettieri, nella stanza in cui è stata assassinata, non apparterrebbe alla vittima né al presunto assassino Salvatore Fuscaldo. Eppure, essendo privo di bulbo non potrà fornire l’identità della persona a cui è caduto.
Gli inquirenti speravano di riuscire a trovare il possibile complice di Salvatore Fuscaldo attraverso il capello trovato sulla scena del crimine, in casa di Antonella Lettieri, ma si sono dovuti presto ricredere. Come evidenziato dal settimanale diretto da Andrea Biavardi, infatti, non è possibile risalire ad una terza persona. Nonostante questo, gli inquirenti non mollano la presa: “Ancora ci sono degli elementi che devono essere analizzati al meglio”, emerge dalle indiscrezioni sul giallo di Cirò Marina. Al vaglio di chi indaga al delitto della commessa 42enne, ci sarebbero soprattutto le numerose contraddizioni del bracciante agricolo 50enne attualmente in carcere, sebbene continui a respingere con una certa determinazione ogni accusa a suo carico. Una ulteriore indiscrezione trapelata dagli ambienti investigativi, rivela quali fossero per la sera dell’8 marzo, le intenzioni della vittima: “Antonella e la famiglia Fuscaldo avrebbero dovuto cenare insieme”. La conferma arriverebbe dal ritrovamento nel forno della cucina della commessa dell’impasto che la vittima aveva già preparato in precedenza con la moglie di Fuscaldo, Caterina. La cena si sarebbe dovuta svolgere, come di consueto, proprio in casa dei coniugi, entrambi indagati. Questo nuovo retroscena andrebbe a complicare ulteriormente la posizione del presunto assassino ma anche della moglie, la quale sebbene sapesse della serata che avrebbero dovuto trascorrere insieme, pur non vedendo arrivare Antonella Lettieri in casa sua non si preoccupò di dare l’allarme.