Il branco di teenagers che aveva massacrato 2 gay all'uscita da un locale lo scorso gennaio è finito in manette: 8 arrestati e 6 di questi sono minorenni.
Due 15enni, quattro 17enni e due 19enni sono finiti in manette per il pestaggio avvenuto a Milano lo scorso 22 gennaio all’uscita della discoteca Borgo del Tempo Perso. Gli otto ragazzi avevano buttato a terra i due giovani omosessuali di 20 e 25 anni, massacrandoli di botte e urlando loro “froci”, come riporta Huffingtonpost. I due ragazzi gay, un magazziniere e uno studente di Economia, avevano riportato la rottura del naso e una frattura scomposta alla testa.. Per curarli si sono resi necessari degli interventi chirurgici e resteranno loro segni permanenti dopo le prognosi di guarigione di 30 e 40 giorni. L’aggressione è stata immortalata da un filmato registrato dalle telecamere di sicurezza della zona. A dare il via alle indagini la denuncia delle vittime, che hanno raccontato: “Prima di picchiarci e derubarci, ci hanno urlato che eravamo froci”. Un amico che era con loro, ha raccontato l’aggressione in un post su Facebook: “Io sono fuggito, mentre i miei amici hanno subito danni seri. Non c’è dubbio, si è trattato di un’aggressione omofoba. L’obiettivo principale era offendere e fare male, non rubarci quello che avevamo addosso. Tanto è vero che alla fine ci hanno portato via solo un telefono e un portafogli”.
I colpevoli sono stati arrestati in esecuzione di due ordinanze di custodia, emesse dagli uffici gip del tribunale ordinario e del tribunale per i minorenni e sono indagati a vario titolo e in concorso fra loro per i reati di rapina, lesioni gravi e gravissime. Gli arresti sono stati eseguiti in zona Corvetto, vicino al luogo dell’aggressione, dove fin da subito si sono concentrate le indagini. Secondo i Carabinieri i giovani arrestati non farebbero parte di una banda, ma sarebbero dei violenti che si associavano per compiere singoli reati, come spiegato da Ciro Cascone, capo della procura per i minorenni di Milano: “Si tratta di giovani cresciuti in un contesto di violenza e assenza di valori, non stupisce purtroppo che l’omofobia, in un simile quadro, possa essere la molla di azioni gravi e odiose come quelle per cui si indaga”. A tre dei minorenni è stata contestata anche una seconda rapina.
