Si sono celebrati a Savona i funerali di Alessandro Grandis, l’italiano morto a Punta Cana a Santo Domingo i cui motivi della morte non sono ancora stati chiariti. Il 28enne, che di lavoro faceva il farmacista ad Albissola, è stato trovato a terra dopo una caduta dal balcone del resort dove alloggiava, l’autopsia ha deliberato che sia morto per un trauma occipitale. In un primo momento si era cercato di chiudere il caso parlando di suicidio, ma poi si è riaperto il caso con il sospetto di omicidio o di caduta accidentale.
Ai funerali ha preso parte anche il vescovo di Savona don Gerolamo Marino, a sottolineare l’importanza dell’evento, una morte che ha scioccato la comunità locale. E il vescovo stesso ha avuto parole molto forti nella sua omelia: “Quando muore una persona cara ci si interroga per questo con don Adolfo abbiamo scelto un testo del vangelo che parla dell’amore di Gesù. La parola di Dio dice che la vita va oltre la morte. La luce va oltre il buio”. Ma soprattutto ha lasciato aperta la porta del dolore, dicendo che “Una morte del genere, avvolta del mistero, non può che portarci lontani dalla pace. Elaborare una perdita così richiederà molto tempo”.
Presenti, visibilmente commossi, la mamma Rosella, il papà Pierfrancesco e il fratello Alberto, oltre ad altri parenti e a tanti amici. La famiglia ha nominato sul posto un avvocato per seguire le indagini, ma al momento le autorità locali non hanno aggiunto nulla di nuovo. Grandis è morto un paio di giorni dopo essere arrivato in loco, una vacanza a cui teneva nomato come aveva comunicato a un’amica poco prima di partire. Nessun segnale di depressione, nessun motivo apparente per uccidersi, tanta voglia di girare il mondo e godersi le località turistiche. Un mistero che purtroppo difficilmente sarà chiarito quello della sua morte.