Poteva finire in tragedia la festa patronale ieri a Molfetta, in provincia di Bari. Una rissa è scoppiata poco prima della mezzanotte, ma è stata scambiata per una sparatoria anche a causa dei fuochi pirotecnici. Il caos è scoppiato a causa di una lite tra un giostraio e due uomini che si sono rifiutati di scendere dall’attrazione: è scoppiato il finimondo. Non si esclude che una terza persona fosse armata e quindi che da questa possa essere partito un colpo, ma questo dato per ora non è stato confermato dai Carabinieri. Di sicuro qualcuno ha urlato «stanno sparando», seminando così il panico tra le centinaia di persone che erano in strada, nella zona Madonna dei Martiri, al punto che qualcuno ha temuto si trattasse di un attentato. Scene di puro terrore: alcuni genitori hanno tirato fuori i figli dai passeggini per rifugiarsi in alcuni locali. Sono volati spintoni, alcune persone sono cadute; c’era anche chi urlava, piangeva e chiedeva aiuto. Nel frattempo, come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, sono intervenute le pattuglie dei Carabinieri e le ambulanze del 118.
LA FESTA SI TRASFORMA IN UN INCUBO
Terrore come a Torino, quando un falso allarme bomba scatenò il panico durante la finale di Champions League della Juventus contro il Real Madrid. Ieri a Molfetta la paura è scoppiata a causa di una rissa, che potrebbe essere degenerata in una sparatoria. Una decina di feriti, secondo l’assessore comunale alla Sicurezza, Pasquale Mancini. Due persone sono state fermate e arrestate nel corso della notte a causa della rissa scoppiata ieri sera a Molfetta. In manette sono finiti il 24enne Fabio De Pinto, accusato di resistenza a pubblico ufficiale, e il 44enne Antonio Brattoli, accusato di inosservanza degli obblighi, visto che non doveva essere lì. Denunciato il fratello di De Pinto. Sgomento e incredulità in città, dove si attendeva da giorni la festa patronale in onore della Madonna dei Martiri. Il vescovo Domenico Cornacchia ha parlato di «episodi di violenza deliberata». Il Vescovo non ha nascosto l’amarezza per quanto accaduto a Molfetta: «Proprio in momenti in cui la città gode di serate di festa, tra genitori e figli, nonni e nipoti, qualcuno decide di turbare la serenità scatenando un panico che poteva essere causa di gravi incidenti», riporta Quindici OnLine.