Stalking ed estorsione: sono queste le accuse a carico di un giovane 19enne che, secondo quanto appurato dalle forze dell’ordine, avrebbe reso la vita di una ragazza impossibile, sia durante la loro relazione sentimentale che dopo la rottura. E’ successo a Formia, in provincia di Latina ed a rendere nota questa vicenda è l’edizione locale del Corriere.it. Gli investigatori avrebbero appurato come il giovane avrebbe a lungo maltrattato e aggredito con schiaffi e pugni la sua fidanzatina, che nel corso della relazione sarebbe stata sottoposta a ogni tipo di vessazione. Il vero incubo sarebbe però iniziato dopo la loro rottura, quando il giovanissimo avrebbe reso la vita della ragazza impossibile, con molestie continue e minacce. Quella ricostruita dagli inquirenti è una triste storia di violenze fisiche e psicologiche ai danni di una minore ridotta letteralmente ad uno stato di sottomissione. Solo al termine di lunghe indagini, gli agenti della polizia avrebbero raccolto elementi sufficienti ad appurare le responsabilità gravissime del 19enne.
BOTTE ALLA FIDANZATINA: LA DENUNCIA DOPO LE MINACCE
La storia di violenza ai danni di una ragazzina sarebbe emersa solo quando la minorenne terrorizzata per la propria incolumità e per quella dei suoi cari avrebbe deciso di rompere il silenzio e confidarsi con i suoi genitori. Successivamente ha raccontato tutto alla polizia svelando gli episodi incredibili di violenza, i maltrattamenti subiti, le molestie e le continue minacce da parte dell’ormai ex fidanzato. Ad avvalorare il racconto della giovane anche svariati messaggi Whatsapp inviati alla ragazza contenenti espressioni minatorie che le avrebbero provocato ansia al punto tale da portarla a cambiare le proprie abitudini. Durante le loro relazioni ha poi rivelato i continui pugni e schiaffi ricevuti ma non sarebbero mancate richieste estorsive che avrebbe accettato per paura, sottraendo denaro ai genitori e consegnandoli al 19enne. Gli investigatori avrebbero quindi raccolto sufficienti elementi per far scattare nei suoi confronti la denuncia e su disposizione del gip di Cassino il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ragazza.