70 migranti a bordo di un barcone sono giunti a Lampedusa durante la notte da poco passata. L’imbarcazione è stata scortata dalla guardia costiera, dopo un primo rifiuto, presso il porto siciliano, dove ha attraccato attorno alle tre del mattino, riporta Repubblica. A dirigere le operazioni di soccorso è stata la Mare Jonio, la nave del progetto Mediterranea, divenuto ufficiale solamente pochi giorni fa, che ha individuato i migranti ed ha poi iniziato una lunga trattativa con le autorità maltesi e poi con quelle italiane. Dopo ore di telefonate, alla fine la nave italiana ha ottenuto il sostegno della marina tricolore, e la vicenda si è conclusa con il lieto fine.
IL DIETROFRONT DELL’ITALIA
La Mare Jonio stava rientrando in Italia quando è stata raggiunta da un messaggio d’allerta da parte di Malta, che segnalava appunto la presenza di un barcone nel Mediterraneo, in acque maltesi, con a bordo 70 persone. La barca si trovava sul confine con le acque italiane, e paradossalmente era più vicina a Lampedusa che a Malta. A quel punto la Jonio ha deciso di intervenire, nonostante avesse ricevuto poche informazioni in merito al natante individuato. Il progetto Mediterranea ha quindi iniziato una lunga trattativa con le autorità italiane e maltesi: queste ultime se ne sono lavate le mani, mentre quelle italiane, dopo un primo rifiuto (“Nave in acque maltesi quindi non di nostra competenza”), sono intervenute mandando in mare due motovedette che hanno recuperato i migranti e li hanno scortati fino a Lampedusa.