Una tessera a punti per poter fare la cresima: è stata introdotta nella comunità pastorale di Lurate Caccivio, ma fa già discutere. Si raccolgono punti con la messa, la presenza al catechismo e le confessioni. Una tessera fedeltà, nel vero senso della parola. Sul foglio dove vengono apposti i bolli, pubblicato sui social dal gruppo Facebook “Sei di Lurate Caccivio se”, è scritto infatti: «Questa tessera ti aiuta a verificare la tua fedeltà a Gesù e a prendere con serietà TU con i tuoi GENITORI il cammino di iniziazione cristiana che avete scelto di intraprendere in questo anno». La questione è seria, perché se non vengono collezionati almeno i due terzi delle presenze, «non sarà possibile accedere all’anno successivo». Una modalità che ricorda la frequenza a scuola o gli allenamenti di calcio. Ma questa novità non è piaciuta a tutti. C’è chi ha commentato l’idea con ironia, ma il parroco don Angelo Fontana, sentito da alcuni giorni, ha spiegato che è un invito alla partecipazione, soprattutto per gli adulti.
IL PARROCO: “AIUTA A VERIFICARE LA FEDELTÀ A GESÙ”
Il parroco della chiesa che ha lanciato la tessera a punti, chiamata già la “Parrocchia Card”, ha precisato che quella dei due terzi è una regola diocesana a cui si possono fare delle eccezioni in alcuni casi. La formula è stata studiata da don Angelo Fontana per educare bambini e genitori all’importanza di vivere appieno la propria fede. Un bollino per ogni messa seguita o per ogni incontro di catechismo, orario estivo incluso. «Non è una novità e lo stesso cardinale Scola ha sostenuto, con la riforma della catechesi, il coinvolgimento dei famigliari all’atto delle iscrizione – ha spiegato il sacerdote ai microfoni del Giornale di Como -. Questo significa la partecipazione alla messa, al catechismo e alla comunità. Una partecipazione che deve essere attiva». Per don Angelo, responsabile della Comunità pastorale, si tratta di una richiesta di collaborazione della famiglia nella catechesi.