I casi di stupri e di violenze sulle donne, anche giovanissime, non trovano purtroppo mai fine, come testimoniato anche dalla tremenda vicenda che ha visto la morte della 16enne Desirée Mariottini. L’incubo sembrava essersi ripresentato a Milano, dove due ragazze avevano denunciato due uomini di colore di averle violentate. Due casi, che come riferito dai principali organi di informazione online, si sono rivelati completamente falsi. Le indagini della squadra mobile milanese, coordinate dal procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella e dal pm Antonia Pavan, hanno infatti potuto appurare che le due adolescenti che avevano denunciato il presunto stupro, stavano in realtà mentendo.
DENUNCIATE PER SIMULAZIONE DI REATO
Dopo mesi di indagini accurate, nella giornata di ieri una ragazza di 15 anni ha ammesso davanti al pm che la violenza denunciata lo scorso mese di agosto era in realtà una farsa. La giovane temeva di essere rimasta incinta dopo un rapporto avuto con un 18enne e per paura della reazione dei propri genitori aveva organizzato tale messinscena. La ragazza si era anche fatta accompagnare dai genitori ai primi di agosto, presso la clinica Mangiagalli di Milano, per rendere il tutto ancora più credibile. Simile il caso dell’altra adolescente, che invece aveva accusato un immigrato di averla violentata in un boschetto: anche in questo caso si è trattato di un falso. Le due ragazze dovranno ora rispondere dell’accusa di simulazione di reato.