Tutti colpevoli per la morte della piccola Aurora Sigi, bimba di neanche un anno e mezzo che morì nella notte fra il 2 e il 3 maggio 2017, durante un incidente stradale: l’auto su cui viaggiava si scontrò con un’altra automobile, e la piccola morì sul colpo dopo aver sbattuto violentemente la testa. Alla fine il tribunale di Como ha ritenuto egualmente responsabili i genitori della bambina e l’automobilista che viaggiava sull’altro mezzo. Condannati il papà Manuel Sigi, di 29 anni, e la mamma Vanessa Cunio, di anni 27, ad una pena di un anno e 4 mesi con la formula del patteggiamento. Sedici mesi anche per Fabio Pozzoli, l’operaio di 35 anni che tagliò la strada alla famiglia con la sua Skoda Fabia, fra viale Italia e via Rossini. Il ragazzo venne sottoposto agli arresti domiciliari dopo che venne scoperto che il suo tasso alcolico era pari a 1.38 milligrammi per litro di sangue, quando il consentito era di 0.5. Nel contempo vennero iscritti sul registro degli indagati i due genitori, per non aver posizionato la figlia su apposito seggiolino di scurezza sul sedile posteriore. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
UNA SENTENZA CHE FA DISCUTERE
Una sentenza che probabilmente farà discutere quella emessa nelle scorse ore dal tribunale di Como nei confronti di due genitori che persero la loro bambina a seguito di un incidente stradale. Nella notte fra il 2 e il 3 maggio 2017 una bimba morì dopo che l’auto su cui viaggiava con mamma e papà, si scontrò con un automobilista, un ragazzo che risultò avere un tasso alcolico superiore a quello consentito dalla legge. I giudici hanno condannato l’autista irresponsabile ad una pena di sedici mesi di reclusione al termine del processo con rito abbreviato, nonché gli stessi genitori.
LA BAMBINA DOVEVA STARE SUL SEGGIOLINO
La piccola, al momento dello schianto, viaggiava infatti in braccio alla mamma, e di conseguenza i giudici hanno ritenuto co-responsabili madre e padre della morte della loro figlia: anche per i due è scattata una pena in patteggiamento di un anno e 4 mesi per omicidio stradale, come scrive il quotidiano La Provincia di Como. La bambina, durante il tragitto in auto, sarebbe dovuta essere assicurata al seggiolino di sicurezza, legata con apposite cinture, e di conseguenza si sarebbe potuta salvare. Aurora Sargi, così si chiamava la vittima, non aveva neanche un anno e mezzo al momento del decesso. L’incidente automobilistico avvenne a Cantù, con la Lancia Y dei genitori che si scontrò con la Skoda Fabia di un operaio 35enne che le tagliò la strada: la piccola picchiò la testa durante l’impatto e morì praticamente sul colpo.