Un ragazzino siriano fuggito in Inghilterra con la famiglia è stato aggredito violentemente da un compagno di scuola

Fuggito da Homs, una delle tante città martiri della Siria, semi distrutta durante la guerra contro l’Isis, un ragazzino siriano di 16 anni ha trovato una sorte simile in Inghilterra, dove ora vive. Un filmato mostra un suo compagno di scuola che all’uscita dalle lezioni lo raggiunge, lo getta per terra dopo averlo preso per il collo e poi gli infligge la tortura del waterboarding, spesso usata dai militari americani contro gli islamici, cioè lo obbliga tenendolo fermo a inviare acqua da una bottiglietta. Nonostante l’aggressione, il ragazzino siriano riesce ad alzarsi e ad allontanarsi da solo. Le immagini mostrano che ha un braccio fasciato, sembra per una precedente aggressione. Nel filmato si vedono molti altri studenti guardare l’aggressione senza intervenire. E’ successo il mese scorso fuori della Almondbury Community School di Huddersfiels nel West Yorkshire, ma le immagini sono spuntate in Rete solo adesso.



RACCOLTE 50MILA STERLINE


Sembra che l’aggressore avesse più volte dimostrato sostegno ai gruppi della estrema destra inglese. Le immagini hanno però suscitato scalpore nel Regno Unito tanto che qualcuno ha aperto una pagina di crowdfunding, raccolta fondi, raccogliendo quasi 50mila sterline per la famiglia del ragazzino siriano, con il suggerimento di usarli per trasferirsi altrove. Anche la sorella infatti ha subito atti di bullismo. La polizia intanto ha interrogato uno studente sospettato di essere l’autore dell’aggressione con l’accusa di violenze e l’aggravante di motivi razziali. Adesso la situazione dopo la pubblicazione del video e delle generalità dell’aggressore si è capovolta: la sua famiglia ha ricevuto minacce di morte.

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