Etna, eruzione in un nuovo cratere formatosi sul versante sud-est del vulcano: nelle ultime ore, infatti, dopo che l’attività eruttiva era ripresa anche in maniera molto spettacolare, è stata registrata da poco una colata in alta quota e, stando a quanto comunicato dagli esperti dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) di Catania, questo fenomeno potrebbe durare anche molto a lungo. Come detto, l’esplosione e la formazione di un nuovo cratere hanno interessato il fronte sud-orientale della montagna (ovvero quello rivolto verso la Valle del Bove), con le colate di lava che si sono fatte strada per alcune centinaia di metri ma interessando comunque sempre quote abbastanza alte (300 metri). Adesso resta da capire per quanto continuerà questa nuova attività del vulcano, definita dagli esperti come “persistente” e il cui principio risale allo scorso luglio.
COLATE LAVICHE NELLA ZONA SOMMITALE
Come è noto, infatti, è dalla scorsa estate che l’Etna è interessato da questo fenomeno ma è solo nelle ultime due settimane che si è intensificato, fino ad arrivare al nuovo cratere apertosi oggi sul vulcano e alle piccole colate laviche registrate in quota: l’attività cosiddetta “stromboliana” ed effusiva del vulcano siciliano inoltre sta offrendo uno spettacolo a distanza ed è favorita della discrete condizioni di visibilità nell’area: ad ogni modo, per il momento non vi sarebbe alcuna allerta dato che la colata lavica resta confinata in quella che è la zona sommitale del vulcano, mentre proseguono (non visibili a occhio nudo) anche le esplosioni intracrateriche da questa nuova bocca apparsa sul lato sud-est.