Strage Capaci, Giuseppe Costanza, autista di Giovanni Falcone: "voglio la verità, magistrato ucciso per sua nomina di procuratore capo antimafia"
STRAGE CAPACI, COSTANZA “ECCO PERCHÉ FALCONE FU UCCISO”
La strage di Capaci aveva un obiettivo preciso: uccidere il magistrato Giovanni Falcone. “L’uccisione di Falcone è legata alla sua nuova nomina di procuratore capo antimafia”, ha rivelato Costanza raccontando che tornando da Roma, una settimana prima dell’attentato, gli disse “E’ fatta. Io sarò il procuratore nazionale antimafia e ci muoveremo con un piccolo elicottero chiamato Moschito”. Secondo l’autista di Falcone, fu proprio quella nomina ad essergli costata la vita poichè il giudice aveva manifestato l’intenzione di “ricomporre il pool antimafia per ricominciare indagini vietate”, e perché “un pool composto da più persone non è minacciabile e corruttibile”. Dopo la strage di Capaci, Costanza si sentì totalmente isolato. L’unico che lo andò a trovare fu il giudice Borsellino. Rispondendo poi ad alcune domande dei giornalisti, l’uomo ha dichiarato a margine dell’incontro nell’istituto scolastico: “La mafia non è quella che ti spara. La mafia è quella che organizza e usa la manovalanza per ucciderti. Quella è mafia. Io ritengo che ci siano ancora altri individui da individuare”.