SANT’UBALDO/ Santo del giorno, il 16 maggio si celebra il patrono di Gubbio
Il santo del giorno del 16 maggio è Sant’Ubaldo da Gubbio, vescovo e protettore dell’omonima città umbra, dove nacque nel 1085 e morì il 16 maggio del 1160.

VITA E OPERE DI SANT’UBALDO
Il santo del giorno del 16 maggio è Sant’Ubaldo da Gubbio, vescovo e protettore dell’omonima città umbra, dove nacque al secolo come Ubaldo Baldassini nel 1085 e morì il 16 maggio del 1160. Ubaldo viene allevato da un omonimo zio dopo che aveva perduto i genitori in tenera età, ricevendo educazione intellettuale e religiosa profonda. Ubaldo viene ordinato sacerdote nel 1114 e poi eletto priore della sua canonica; ma nel 1126 a Perugia viene acclamato vescovo per la sua santità e per le opere pie e miracolose da lui compiute, ma Ubaldo si reca subito a Roma per chiedere a Papa Onorio II di essere esentato da tale gravoso incarico. Accontentato dal Papa, Ubaldo amministrò invece la diocesi di Gubbio per trentuno anni, in cui diede prova di grande forza e mitezza d’animo, virtù con cui riusciva ad ammansire avversari e nemici. Negli ultimi due anni della sua vita, Ubaldo venne colpito da una patologia cronica progressiva autoimmune della cute, che provocava pustole dolorose che emettevano in continuazione un maleodorante liquido biancastro e sieroso e il Santo, pur celebrando le ultime messe, morì nel 1160 proprio il giorno in cui viene ricordato, il 16 maggio. Lo raccontano le due biografie scritte a pochissimi anni di distanza da Giordano di Città di Castello e da Teobaldo, successore del santo sulla cattedra vescovile di Gubbio. La patologia di Sant’Ubaldo, legata alla disidratazione, ha consentito una conservazione della reliquia in forma in forma estremamente integra, anche se provocò un vero e proprio martirio terreno al sant’uomo per via del dolore causato dall’esposizione delle carni vive dovute alla perdita della cute. Ubaldo, oltre che protettore di Gubbio e degli eugubini, e venerato da muratori e scalpellini.
I LUOGHI DEL CULTO DI SANT’UBALDO E LE CELEBRAZIONI
Il Santuario principale dedicato al culto del Santo è la Basilica intitolata a Ubaldo sul colle Ingino a Gubbio. In suo onore si festeggia la celebre Festa dei Ceri, celebrata solitamente il giorno prima del 16, cioè il 15 maggio, oltre alla tradizione alsaziana della città di Thann, che possiede una collegiata gotica intitolata proprio a Sant’Ubaldo dove si trovano alcune reliquie. In terra francese, per analogia con il rogo finale dei tre ceri che corrono a Gubbio in onore del Santo, vengono bruciati a fine cerimonia tre pini. La spettacolare Corsa dei Ceri di Gubbio è un evento che si apre tra due ali di folla osannante, che palpita all’apparizione della mantellina dorata e lucente del Santo. Per questo i ‘santubaldari’, cioè i devoti del Santo, indossano una camicia gialla che accende di luce la Piazza Grande di Gubbio. Oltre a Gubbio, si trovano chiese dedicate al Santo anche a S. Andrea di Suasa (PU), sul Lago di Velo D’Astico a Vicenza e nella marchigiana Piobbico, sempre nel territorio di Pesaro e Urbino, dove si può ammirare una grotta dedicata al Santo.
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