Un uomo di 47 anni, vigilante della società Ksm di Palermo è stato trovato morto la scorsa notte a Carini, ucciso con un colpo di arma da fuoco alla tempia. A darne notizia è il portale TgCom24 che spiega come la vittima, sposata e padre di tre figli, potrebbe essere stata uccisa. Un dettaglio che avrebbe contribuito a generare non pochi dubbi presso gli stessi investigatori è legato al rinvenimento della sua pistola di ordinanza, non stretta tra le mani – a rappresentare quindi un suicidio – bensì a distanza di circa due metri dal cadavere, sul lato sinistro. Secondo una primissima ricostruzione dell’accaduto, l’uomo era stato mandato sul posto dalla centrale per un allarme ma a partire dalle 2 della passata notte, non ha più risposto facendo così scattare l’allarme. Il suo corpo senza vita è stato trovato due ore dopo. Ancora da chiarire le dinamiche esatte ma soprattutto se quanto accaduto sia stato un omicidio o un suicidio, ipotesi quest’ultima poco credibile ma non ancora del tutto archiviata.
OMICIDIO O SUICIDIO? È GIALLO
Il corpo della guardia giurata 47enne è stato rinvenuto a terra, accanto alla sua auto, nei pressi di un deposito a Carini, piccolo centro in provincia di Palermo. Attualmente sono in corso le indagini da parte delle forze dell’ordine per fare totale luce su quanto accaduto e confermare o eventualmente smentire che si tratti dell’ennesimo caso di omicidio. Al vaglio degli investigatori ci sarebbero al momento le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona al fine di raccogliere elementi sufficienti a risalire eventualmente ai presunti responsabili della morte dell’uomo 47enne trovato morto nel palermitano. Al momento, dunque, il decesso ed il suo ritrovamento resta del tutto avvolto nel mistero e la tesi del suicidio, seppur remota, è ancora tra quelle al vaglio degli inquirenti.