A distanza di circa due ore dall’annuncio dello sciopero sindacale da parte dei metalmeccanici dell’Ilva fissato per il prossimo 11 settembre, arriva la convocazione al ministero da parte del ministro Di Maio. Con una lettera, i sindacati e le segreterie generali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb sono stati convocati al tavolo sull’Ilva che si terrà il prossimo 5 settembre nel primo pomeriggio. “All’incontro parteciperà il ministro Di Maio”, si legge nella stessa convocazione nella quale si auspica di “proseguire il confronto relativo alla cessione della società”. Dopo l’annuncio dell’incontro, il segretario confederale Cgil nazionale Maurizio Landini intercettato dal Fatto Quotidiano ha commentato la notizia asserendo: “Dobbiamo andare all’incontro convocato dal governo sull’Ilva e poi verificare quello che emerge da lì”. A sua detta, occorre comprendere se ci sono tutte le condizioni per poter concludere un accordo. “Gli scioperi si fanno quando le condizioni non ci sono a sostegno di proposte. Oggi bisogna evitare che il delitto sia la chiusura dell’Ilva e il licenziamento dei lavoratori. Noi andiamo al tavolo con questo obiettivo”, ha annunciato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
DI MAIO CONVOCA TAVOLO IL 5
Nella nota diffusa quest’oggi le sigle sindacali dell’Ilva avevano dato una sorta di ultimatum al Governo Conte, lamentando che una missiva inviata lo scorso 27 agosto al premier e al Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, non aveva avuto alcuna risposta e annunciando una mobilitazione a livello nazionale in tutti gli stabilimenti del gruppo per il prossimo 11 settembre. Dunque senza aspettare nemmeno il parere da parte del Ministero dell’Ambiente, atteso nella giornata di oggi, i sindacati dovrebbero andare verso lo sciopero in protesta con il mancato accoglimento della richiesta di un incontro urgente con l’esecutivo a trazione Lega-Movimento 5 Stelle: ad ogni modo, secondo quanto riferisce nelle ultime ore Il Fatto Quotidiano, pare che dal vicepremier pentastellato sia arrivata la tanto attesa risposta e le sigle sarebbero state convocate a Roma il prossimo 5 settembre alle ore 14 e pare che al tavolo tecnici di confronto parteciperanno non solo i rappresentati del lavoro e i commissari straordinari ma pure Federmanager e la società AmInvestco. (agg. R. G. Flore)
SCIOPERO NAZIONALE DELL’ILVA L’11 SETTEMBRE
I lavoratori dell’Ilva hanno indetto uno sciopero per il prossimo 11 settembre, a seguito della mancata risposta da parte del governo di incontrarli con urgenza. Il 6 agosto, come riporta l’edizione online de Il Fatto Quotidiano, gli operai dell’azienda di Taranto hanno inviato una lettera al premier Giuseppe Conte e al ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, quindi una nuova sollecitazione il 27, pochi giorni fa. Nessuna replica, nonostante i lavoratori vogliano conoscere il futuro della multinazionale dell’acciaio, a circa un mese di distanza dalla fine della “cassa”, con la necessità quindi di reperire altri milioni di euro per proseguire i lavori.
LA NOTA DEI SINDACATI
Lo sciopero si terrà a livello nazionale, e vedrà coinvolte tutte le sigle dei sindacati, compresa la Fiom-Cgil, l’ultima che ha aderito. Le segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm e Usb hanno diramato una nota oin queste ore per fare chiarezza sulla vicenda: «Dal 6 agosto attendiamo notizie per la ripresa del negoziato e la valutazione di legittimità da parte del Ministero della gara per l’aggiudicazione del gruppo Ilva. Lunedì 27 agosto abbiamo unitariamente sollecitato il Governo a convocare tutte le parti e ad oggi non abbiamo avuto ancora risposta. Ricordiamo che le risorse finanziarie sono ormai quasi esaurite e il 15 scade l’amministrazione straordinaria».