La mente alterata per la morte dell’amico, la devastazione nel cuore, il dolore troppo forte da sopportare, la rabbia insostenibile per qualcosa, la morte di un amico, che appare come ingiustizia. Da quello che è successo a “Paolino” come lo chiamavano gli amici, Paolo Mantovani, 35 anni, appare evidente che ha cercato la morte di sua volontà, come aveva profetizzato sul suo profilo FB: “Morte bastarda vieni a prendermi”. E così 5 giorni dopo la morte dell’amico nel tunnel di Monza si è schiantato sulla tangenziale sempre alle porte di Monza, tamponando una vettura i cui passeggeri fortunatamente non si sono fatti nulla. Altrimenti, oltre al suo suicidio annunciato, si sarebbe aggiunta la morte di innocenti. Il fatto che il corpo dell’uomo sia stato trovato a diversi metri dalla vettura, sbalzato fuori, dimostrerebbe che non indossava la cintura di sicurezza, dunque stava guidando sperando in qualche modo di uccidersi. Evidentemente Paolino non era riuscito a metabolizzare la morte del caro amico (Agg. Paolo Vites)
MUORE SEI GIORNI DOPO L’AMICO
Sei giorni prima era morto l’amico, poche ore fa è toccato a lui. E’ la tragica e per certi versi assurda vicenda di Paolo e Massimo, due trentenni che nel giro di una settimana sono morti sulle strade a seguito di un incidente. Massimo aveva 36 anni, Paolo 35, e quest’ultimo, alla morte dell’amico, aveva pubblicato un post sulla propria pagina Facebook che letto ora mette inquietudine: “Morte, io sono pronto, vienimi a prendere”, quindi, rivolto all’amico “Ci vediamo presto Max”. E così è stato, perché Paolo è morto giovedì notte, dopo un tremendo impatto con la sua Smart, ribaltatasi sei volte su se stessa. Massimo era invece deceduto nella notte fra venerdì 14 e sabato 15 settembre, lungo il tunnel della Valassina a Monza. Era a bordo della sua Wolkswagen Polo quando ha perso il controllo del mezzo, per cause non chiare: accorsi gli uomini del 118, il ragazzo era in condizioni disperate, e trasportato presso il San Gerardo è morto poco dopo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
UNA STORIA DA BRIVIDI
Una storia che fa venire i brividi quella che vede purtroppo protagonisti due ragazzi del monzese, due giovani che hanno perso la vita praticamente nello stesso modo, a pochi giorni l’uno dall’altro. Settimana scorsa toccava a Massimo morire, sbalzato fuori dalla propria auto dopo un tamponamento. Paolo lo ricordava così su Facebook, con un post che aveva di fatto predetto in maniera beffarda il suo destino: «Morte bastarda, vieni a prendermi che sono pronto. Ciao Max, ci vediamo presto». E Paolo Mantovani, Paolino come lo chiamavano gli amici, è morto nello stesso modo, sulla tangenziale est fra Vimercate e Monza, dopo essersi scontrato con la propria Smart con un’altra automobile: un volo di una decina di metri, con Paolo che è morto sul colpo, sbalzato forse per via dell’alta velocità e probabilmente perché non aveva allacciato le cinture di sicurezza. Ora i due si sono ritrovati, nel cielo, come aveva previsto Paolo… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
INCIDENTE MORTALE SULLA TANGENZIALE EST
Tragico e beffardo il destino di Paolo Mantovani, 35enne residente di Usmate Velate, ma originario di Monza. E’ morto durante la serata di ieri, giovedì 20 settembre, a seguito di un incidente stradale avvenuto sulla tangenziale est. Paolo stava guidando la sua Smart quando ha urtato un’altra automobile per cause ancora in fase di accertamento. L’impatto fra i due mezzi è stato violentissimo, come scrive MonzaToday, al punto che la piccola utilitaria si è ribaltata su stessa per ben sei volte, con il guidatore che è sbalzato sull’asfalto.
IL POST SU FACEBOOK DI POCHI GIORNI FA
L’incidente è avvenuto nel tratto di tangenziale fra Vimercato e Monza attorno alle ore 20:40, e il ragazzo è morto praticamente sul colpo dopo il tremendo scontro con l’altra automobile. Dicevamo di un destino tragico quanto beffardo perché soltanto sei giorni fa era venuto a mancare un amico di Paolo Mantovani, tale Massimo Pierro, anch’egli morto in un incidente stradale in un tunnel della Valassina, e anch’egli sbalzato fuori dalla propria automobile. Per ricordare l’amico Paolo aveva pubblicato su Facebook un breve post che a leggerlo ora fa decisamente venire la pelle d’oca: «Fratello non dovevi… Bastarda morte – scriveva – vieni a prendere me che sono pronto. Ciao Max ci vediamo presto». E così, purtroppo, è stato…