Dopo il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, e quello dell’interno, Matteo Salvini, arriva la replica di un altro esponente del governo al monito del presidente della repubblica (“Equilibrio di bilancio fondamentale”). Dopo i due vice-presidenti del consiglio tocca al ministro dell’economica e delle finanze, Giovanni Tria. Quest’oggi il titolare del Mef è stato intervistato dai microfoni de Il Sole 24 Ore proprio per parlare della nota di aggiornamento del Def, e nell’occasione ha commentato così il richiamo del Quirinale: «L’equilibrio e il pareggio di bilancio rimane un nostro obiettivo fondamentale anche se il percorso per raggiungerlo viene allungato nel tempo per dare spazio all’esigenza fondamentale di rilanciare la crescita. Se le condizioni lo permetteranno si cercherà di riavviare il processo prima della fine del triennio». Sarà soddisfatto Mattarella da tutte queste rassicurazioni? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DI CALENDA
Sulla manovra è intervenuto anche Carlo Calenda nel corso di una lunga intervista ad Avvenire. Dopo il monito del presidente della Repubblica, l’ex ministro ha analizzato così la possibile bocciatura UE: “È scontato. L’Europa ci aveva concesso di spingerci all’1,6 nonostante il nostro impegno a fermarci allo 0,8. E invece il rapporto deficit-Pil è volato al 2,4. E non è finita. Il governo deve trovare altri 13 miliardi e alla fine si sfiorerà il tetto del 3 per cento…”. Poi una battuta sul “me ne frego” di Matteo Salvini: “Venerdì abbiamo perso venti miliardi. E non erano soldi di speculatori. Erano delle nostre aziende. Da quando è partito questo governo di miliardi ne abbiamo bruciati ottanta senza considerare l’aumento dello spread. E questo vuol dire meno occupazione e meno investimenti. Un quadro disastroso e la minaccia più terribile si agita dietro un altro grande interrogativo: con una Italia così chi compra il nostro debito?”. E continua Calenda: “Che vuol dire con un’Italia così? Un governo ha il dovere di tenere in sicurezza il Paese e le finanze a posto. E invece in queste settimane si accavallano segnali negativi e il rischio che l’Italia stia perdendo il controllo delle sue finanze pubbliche sta crescendo di ora in ora. E non è solo il livello del deficit. Ci sono pochi soldi per gli investimenti e c’è tanta spesa corrente”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“BILANCIO SIA IN EQUILIBRIO”
Il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, ha “richiamato” ieri il Governo, ricordando come la costituzione preveda il pareggio di bilancio. Secondo alcuni potrebbe essere un monito, un campanello d’allarme, in vista dell’approvazione della manovra. La nota di aggiornamento del Def deve ancora passare il vaglio del capo dello stato, e secondo il quotidiano Il Giornale, non è da escludere che venga bocciata. Mattarella dovrà infatti tenere conto di una serie di articoli della costituzione prima della sua approvazione, a cominciare dal numero 81, versione 2012, che dispone che “le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l’ordinamento dell’Unione europea, assicurano l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico”. Il quotidiano meneghino cita quindi l’articolo 97 sulla sostenibilità del debito pubblico. A riguardo il collega Francesco Forte scrive: «Nel 2019 vengono a scadenza 277 miliardi di titoli, lo 11,4% del totale. Se lo spread per questo rinnovo aumenta, c’ è una maggior spesa per interessi sul debito, che porta il deficit complessivo sopra il 2,4%. Lo spread elevato – prosegue Forte nella sua disamina – può indurre le banche a vendere una parte del loro debito, appesantendo l’ offerta di titoli rispetto alla domanda accrescendo lo spread. Un costoso circolo vizioso – conclude – che urta contro la norma sulla sostenibilità del debito di cui all’ articolo 97». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA REPLICA DI DI MAIO
Non solo Matteo Salvini, anche Luigi Di Maio risponde al monito di Sergio Mattarella, che in giornata aveva ricordato l’importanza di ottenere l’equilibrio di bilancio come imposto dalla Costituzione. Il capo politico M5s, come riportato dall’Ansa, ha dichiarato:”Mattarella non deve preoccuparsi. Questa ‘manovra del popolo’ ha proprio la finalità di creare le condizioni per poi poter ridurre questo debito”. Il vicepremier si è poi lasciato andare ad uno sfogo:”Oltre 2300 miliardi di euro di debito pubblico creato proprio dagli stessi che ora hanno pure la faccia di parlare. Sono anni che si fanno manovre contro i cittadini a favore delle banche in deficit. Per una volta che il deficit lo si fa per dare ai più deboli, sono tutti pronti a criticare”. Intanto bisogna registrare un ulteriore affondo da parte di Salvini all’indirizzo del capo dello Stato. Intervenuto alla festa della Lega a Latina, il leader del Carroccio ha attaccato il Presidente della Repubblica, pur senza citarlo direttamente:”La Carta non impedisce un cambio di rotta. Stiamo smettendo di governare il Paese da servi come ha fatto per anni la sinistra. La manovra economica stavolta la facciamo da Roma e per gli italiani questo lo devono capire a Bruxelles, a Berlino e anche in qualche colle di Roma…”(agg. di Dario D’Angelo)
SALVINI, “ME NE FREGO DI BRUXELLES”
Non solo l’invito al Presidente Mattarella a stare “tranquillo”: dopo il monito lanciato dal Capo dello Stato al governo, con la sottolineatura del fatto che “la Costituzione impone l’equilibrio di bilancio”, Matteo Salvini rincara la dose e alimenta lo scontro istituzionale, questa volta con Bruxelles. Intervenendo dalla piazza della Giornata Mondiale del Sordo, il vicepremier è andato all’attacco, come riportato dall’Huffington Post:”Abbiamo appena preparato una manovra economica che investe un pò di soldi per chi di soldi non ne vedeva da anni, i pensionati, i giovani disoccupati, e anche l’aumento delle pensioni di invalidità, ferme a cifre vergognose da troppi anni. E nessuno, nemmeno Bruxelles, mi può dire che non è tempo di farlo. E se a Bruxelles dicono che non posso farlo me ne frego, e lo faccio lo stesso”. (agg. di Dario D’Angelo)
SALVINI A MATTARELLA: “PRESIDENTE, STIA TRANQUILLO”
Un intervento pacato, com’è nel suo stile, ma non per questo meno fermo: Sergio Mattarella esercita il suo ruolo di garante della Costituzione e avvisa il governo – dopo la svolta del deficit al 2,4% – che è proprio la Carta a richiedere “l’equilibrio di bilancio”. Ma che l’esecutivo non abbia alcuna voglia di arretrare neanche dinanzi al monito del capo dello Stato lo si intuisce dalla pronta replica del vicepremier Matteo Salvini, col leghista che – come riportato da Huffington Post – rivolgendosi direttamente al Capo dello Stato ha dichiarato:”Stia tranquillo il Presidente, dopo anni di manovre economiche imposte dall’Europa che hanno fatto esplodere il debito pubblico (giunto ai suoi massimi storici) finalmente si cambia rotta e si scommette sul futuro e sulla crescita. Con equilibrio, con orgoglio e con coraggio. Prima gli Italiani, si passa dalle parole ai fatti!”. (agg. di Dario D’Angelo)
MATTARELLA, “COSTITUZIONE IMPONE EQUILIBRIO DI BILANCIO”
Monito da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A margine dell’incontro con i partecipanti dell’iniziativa “Viaggio in bicicletta intorno ai 70 anni della Costituzione Italiana”, il capo dello stato ha parlato della manovra di bilancio, spiegando che «La Carta fondamentale rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia e all’articolo 97 dispone che occorre assicurare l’equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico». Chiaro quindi il riferimento del presidente al rapporto fra il deficit e il prodotto interno lordo, che toccherà quota 2.4%.
“PER TUTELARE I RISPARMIATORI”
«Questo – ha poi aggiunto Mattarella – per tutelare i risparmi dei nostri concittadini, le risorse per le famiglie e per le imprese, per difendere le pensioni, per rendere possibili interventi sociali concreti ed efficaci». Quindi il presidente della repubblica ha concluso dicendo che avere conti pubblici in ordine è una condizione «indispensabile di sicurezza sociale, soprattutto per i giovani e per il loro futuro». Esprime quindi la propria preoccupazione il numero uno italiano, così come manifestato dall’agitazione dei mercato internazionali in queste ore, ma gli esponenti del governo sono convinti che la manovra porterà alla crescita.