Vincenzo Mercurio, l’ex commerciante accusato dell’omicidio del medico legale Giovanni Palumbo, ha detto di non ricordare nulla. Il 54enne ieri si è avvalso di nuovo della facoltà di non rispondere, come avvenuto del resto dopo l’arresto. Oggi intanto su disposizione del gip del Tribunale di Imperia, Massimiliano Rainieri, il medico legale Francesco Ventura ha eseguito l’autopsia sulla salma del dottore 61enne. Assistito dall’avvocato Marco Noto, l’ex commerciante ambulante di Ventimiglia si trova ora in carcere a Imperia. Il presunto killer, trovato dai carabinieri con ancora in mano l’arma del delitto, deve rispondere di omicidio volontario premeditato per aver ucciso con diciassette coltellate Palumbo nel suo studio di via Fratti a Sanremo. Nel frattempo proseguono le indagini per ricostruire la vicenda, anche se – come riportato da Riviera24 – sembra chiaro che il movente dell’omicidio sia riconducibile ad una vendetta contro il medico.
OMICIDIO PALUMBO: SI PROFILA PERIZIA PSICHIATRICA
Pare dunque che l’omicidio sia avvenuto perché il medico non aveva realizzato una perizia (o l’aveva realizzata “contro”) che Vincenzo Mercurio, ipovedente, aveva richiesto al professionista per ottenere la pensione di invalidità. L’uomo, come riportato da Riviera24, è sempre stato convinto di aver perso la vista, nel 2012, a causa di un errore medico. Ma per i medici che lo avevano visitato sarebbe stato vittima di una trombosi, un evento naturale che escluderebbe responsabilità di terzi. Ora si profila lo scenario di una difesa tecnica, quindi di un procedimento vincolato forse all’esito di una perizia psichiatrica, da decidere se con la formula dell’incidente probatorio. L’avvocato Noto mantiene il riserbo ma, come riportato da La Stampa, le indiscrezioni rivelano che Vincenzo Mercurio non ricorderebbe quanto accaduto dopo aver bussato alla porta dello studio di via Fratti e prima dell’arresto.