MARÒ, MINISTRA TRENTA INCONTRA LATORRE E GIRONE/ Ultime notizie processo: “Paese sia unito”

- Silvana Palazzo

Marò, per Latorre e Girone si riapre processo: ministra Trenta li incontrerà domani. Le ultime notizie: il tribunale dell'Aja deve decidere se a giudicarli dovrà essere Italia o India

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Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha confermato di aver incontrato Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò accusati di omicidio volontario dalla giustizia indiana. Li ha incontrati, come previsto, separatamente. Lo ha annunciato con un post su Facebook, spiegando di aver espresso loro «non solo la vicinanza di questo governo, ma di tutto il Paese, perché in questi casi occorre che tutte le forze politiche e civili, indistintamente, si mostrino unite e compatte intorno ai nostri due fucilieri di Marina». Quella del 15 febbraio 2012 è una data che il ministro Trenta invita a ricordare bene, «perché è il giorno in cui inizia il calvario dei nostri due marò». Dopo quasi sette anni la storia di Latorre e Girone non è ancora finita: il 22 ottobre si aprirà davanti ai giudici dell’Aja l’arbitrato per stabilire chi tra Italia e India dovrà giudicare i militari. (agg. di Silvana Palazzo)

MARÒ, MINISTRA TRENTA INCONTRA LATORRE E GIRONE

Sta per tornare d’attualità la vicenda di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri della Marina militare accusati di aver ucciso due pescatori nello stato indiano del Kerala, scambiandoli per pirati. A sei anni da quei drammatici fatti, si aprirà il processo per decidere se il comportamento dei marò verrà giudicato dalla giustizia indiana o se dovrà occuparsene quella italiana. A giorni il tribunale internazionale dell’Aja riaprirà ufficialmente il caso. La ministra della Difesa Elisabetta Trenta ha annunciato che domani incontrerà i due marò in vista della ripresa delle udienze. «Vi terrò aggiornati», ha dichiarato rispondendo ad una sollecitazione partita nei giorni scorsi da Elio Vito, parlamentare di Forza Italia. Che fine hanno fatto i due marò? Dopo essere stati costretti a restare per due anni nell’ambasciata italiana a Nuova Delhi, i due militari sono tornati in Italia ma attorno a loro è caduto il silenzio. Una volta tornati in Italia, fanno ancora parte delle Forze Armate italiane: l’uno presta servizio a Roma, il collega alla capitaneria di porto di Bari. Entrambi hanno però l’obbligo di non lasciare l’Italia.

LATORRE E GIRONE, SI RIAPRE PROCESSO MARÒ

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono accusati dalla giustizia indiana di omicidio volontario in relazione a quanto accaduto il 15 febbraio 2012 al largo delle coste del Kerala. Erano entrambi a bordo del mercantile italiano Enrica Lexis per un servizio antipirateria. Quando videro un barchino avvicinarsi, aprirono il fuoco temendo che si trattasse di un attacco da parte di predoni. Ma le vittime erano semplici pescatori. I due marò furono costretti a scendere dalla nave e posti agli arresti. Poi furono posti agli arresti dentro l’ambasciata italiana. Cominciò così il calvario del processo e il braccio di ferro tra Roma e Nuova Delhi. Il 22 ottobre davanti ai giudici dell’Aja si aprirà l’arbitrato per stabilire chi tra Italia e India dovrà giudicare Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Il verdetto arriverà poi nel giro di un paio di settimane. In India le elezioni sono alle porte e il partito nazionalista sta perdendo consensi, quindi la vicenda dei marò potrebbe servire per far leva sullo spirito di rivalsa nazionale e complicare i rapporti tra i due stati. Ma come riportato dal Corriere della Sera, il ritorno in India dei due marò appare improbabile.





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