Quattro buste contenenti dei proiettili sono state intercettate nella giornata di ieri, indirizzate a diversi soggetti di Torino. Come riferisce l’edizione online di Repubblica, il minaccioso messaggio doveva essere recapitato al prefetto Claudio Palomba, all’ex senatore del Partito Democratico, Stefano Esposito, e infine, alle due agenzia di stampa Ansa e LaPresse. Le missive sono state intercettate durante i controlli di sicurezza effettuati al centro di smistamento delle Poste di via Reiss Romoli, e poi sequestrate dagli uomini della questura. Le quattro lettere contenenti in totale cinque proiettili erano identiche fra di loro quindi si ritiene che il mittente sia lo stesso: al momento sono state consegnate alla Digos a cui è stata poi affidata l’indagine. Gli inquirenti per ora non si sbilanciano e non è stato nemmeno specificato se all’interno delle suddette lettere vi fosse altre oltre ai proiettili, leggasi dei messaggi o delle scritte.
TORINO, BUSTE CON PROIETTILI ALL’ANSA E AL PREFETTO
Diverse le reazioni politiche a quanto accaduto, a cominciare ovviamente dal Partito Democratico, che ha voluto commentare l’episodio attraverso una nota ufficiale: «Il Partito Democratico Metropolitano di Torino – si legge – esprime solidarietà al Prefetto di Torino Claudio Palomba, all’ex Senatore PD Stefano Esposito e alle agenzie Ansa e LaPresse destinatari di alcune buste con proiettili che sono state intercettate presso gli uffici postali dei via Reiss Romoli. Quanto è accaduto è raccapricciante ed è da condannare fermamente. Auguriamo che gli investigatori facciano luce quanto prima sull’accaduto individuando i responsabili, autori di un gesto così vile». Non è la prima volta che un episodio di questo genere si verifica a Torino, visto che già un paio di anni fa, come ricorda Repubblica, era accaduto qualcosa di simile, con una busta contenente un proiettile di grosso calibro di un fucile, destinata al pubblico ministero Andrea Padalino, che stava indagando su alcuni gruppi anarchici e sulle frange più estreme del movimento contro la realizzazione del treno ad alta velocità fra Torino e Lione.