Guai in vista per il Gruppo Mondadori dopo l’annuncio di 35 nuovi esuberi all’interno dell’azienda retta dal gruppo Fininvest e dalla presidente Marina Berlusconi: i giornalisti del Gruppo editoriale di Segrate lanciano il muro contro muro dopo l’annuncio di nuovi licenziamenti che fanno seguito ad un 2018 costellato dalla crisi e da altri esuberi che hanno fatto scattare ora la forte polemica degli altri dipendenti. I cronisti del CdR Mondadori fanno sapere oggi in una nota tutta la loro contrarietà ai nuovi esuberi: «Il CdR Esecutivo Mondadori denuncia e respinge con sdegno l’ennesimo attacco alla dignità e al futuro dei giornalisti perpetrato dall’azienda, che ha annunciato 35 esuberi su 149 lavoratori. In pratica ogni 4 giornalisti uno sarebbe di troppo. Una cifra spropositata, inaccettabile e oltretutto immotivata». Non solo, per il Comitato di Redazione si confermano i peggiori timori sulle reali intenzioni della Mondadori «che, lungi dall’attuare una politica equilibrata di costi generali e un reale rilancio delle testate, non sa fare altro che distruggere, cancellare e additare pretestuosamente i giornalisti come causa di una crisi che li ha visti spesso nei panni di vittime».
LA SOLIDARIETÀ DEI COLLEGHI DEL GIORNALE
I numeri riportati dal CdR Mondadori contro l’azienda sarebbero impietosi, ancora la nota sindacale «Basti ricordare che, in pochi anni, da oltre 500 i giornalisti sono scesi a 170. Il CdR respinge la dichiarazione di esuberi, proclama immediatamente un rigoroso blocco degli straordinari e si riserva di individuare e attuare quanto prima ogni iniziativa pubblica e aziendale per accendere i riflettori nazionali su quello che ritiene un vero e proprio scandalo». Da Alg e Fnsi arriva la solidarietà diretta, «inaccettabili 35 nuovi esuberi a Mondadori. Dopo un decennio di costante ricorso agli ammortizzatori sociali – scrive le associazioni dei giornalisti lombarde e italiane – l’azienda di Segrate non sa pensare al futuro se non in termini di sacrifici per i lavoratori». Da ultimo è il CdR de Il Giornale a mostrare diretta solidarietà ai colleghi di una “vicina” azienda (in quanto sempre proprietaria è la famiglia Berlusconi, ndr) in difficoltà: «il Cdr del Giornale esprime ai colleghi della Mondadori la solidarietà sua e della redazione di fronte all’annuncio dell’azienda di considerare “esuberi”, e quindi licenziabili, 35 giornalisti. Il Cdr del Giornale segue con grande preoccupazione l’evolversi della situazione della Mondadori anche perché quest’ultima possiede una quota azionaria consistente della Società europea di edizioni, l’azienda che pubblica il Giornale e che vuol far pagare ai dipendenti, esattamente come la Mondadori, la grave crisi in cui si trova e della quale, in tutta evidenza, i giornalisti non sono responsabili».