Certi cattolici hanno ben poco a cui pensare, nonostante i problemi che ci sono al mondo e anche i tanti problemi di una Chiesa, quella cattolica, che rischia di scomparire: sempre meno giovani a messa, abusi sessuali a dozzine da parte dei sacerdoti, e tanto altro. Eppure c’è chi si scandalizza perché alcun ragazze a messa indossano i leggins. Già, i pantaloni di maglia elastica super aderenti che vanno così di moda oggi. Negli Stati Uniti, paese dove è scoppiata questa ridicola guerra, ad esempio le vendite di leggins nell’ultimo anno hanno superato quelle dei jeans. Tale Maryann White di South Bend nell’Indiana, madre di quattro figli, ha scritto una lettera scandalizzata al giornalino dell’università cattolica di Notre Dame dopo aver visto in chiesa durante la messa alcune ragazze che indossavano gli “immorali” pantaloni. Invece di rallegrarsi che ci siano ancora dei giovani che vanno in chiesa, la donna si è detta furiosa per questo “abito senza pietà” e sull’impatto morale che possono avere sui suoi figli: “Sono dei pigiami, quindi è come essere nudi” ha scritto.
LA “GUERRA SANTA” AI LEGGINS
Fortunatamente la signora White ha concesso che ognuno ha diritto di indossare quello che vuole. Ma quando il giornale ha pubblicato la lettera, è scoppiato il putiferio: un sacco di risposte contro la donna, del tipo “mia figlia non è responsabile del comportamento dei figli di questa signora”, cioè se i suoi figli hanno problemi sessuali sono affari loro. L’affare è diventato così di portata nazionale tanto che alcuni giovani hanno dichiarato il martedì “giorno dell’orgoglio del leggins” e il mercoledì “la giornata della protesta del leggins” dichiarando di voler portare in strada almeno 2mila ragazze vestite con i pantaloni elastici. Naturalmente il tutto ha significato goliardico. In realtà il problema dei leggins esisteva già prima della protesta della signora di South Bend: diverse scuole hanno proibito alle loro studentesse di indossarli e così alcune compagnie aeree alle loro hostess. Insomma, proprio come ai tempi delle prime minigonne che crearono scandalo e subbuglio nelle allora società moraliste degli anni 60. La risposta migliore l’ha data uno studente: “Difficile organizzare una protesta indossando i leggins perché non si capirebbe chi sta protestando e chi li indossa come tutti i giorni dell’anno”.