Restano in carcere i tre ragazzi accusati di stupro ai danni di una 19enne americana nella notte fra il 15 e il 16 marzo scorso in quel di Catania. Come riferito pochi minuti fa dall’inviato di “Storie Italiane”, Vito Introcaso, il tribunale del riesame etneo ha stabilito che non ci sono i motivi per liberare i tre presunti stupratori, che restano così dietro le sbarre. I giudici avranno ora quarantacinque giorni di tempo per depositare le motivazioni, dopo di che gli avvocati della difesa agiranno di conseguenza. I legali dei tre avevano chiesto la scarcerazione dei propri clienti visto che il racconto fornito dalla 19enne americana, che nel frattempo sarebbe già rientrata a casa, negli Stati Uniti, presentava alcune discordanze, in particolare, un nuovo rapporto avuto dalla presunta vittima con uno dei suoi aguzzini, sotto le scale dello stabile dove la stessa era ospitata. Dubbi anche sulle telefonate mute fatte al 112 durante quella sera, e sulle celle telefoniche agganciate nella nottata, ma secondo i giudici del Riesame tale richiesta non deve essere accolta. Ricordiamo che lo stupro è avvenuto fra il 15 e il 16, mentre la denuncia il 16 marzo, e il 17 la visita medica. Non vi sarebbe una certificazione che confermerebbe lo stupro, ma se i giudici del Riesame hanno deciso di confermare la carcerazione dei tre, significa che vi sarebbero elementi importanti a conferma della violenza. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CATANIA, STUPRO 19ENNE AMERICANA
E’ durata tre ore l’udienza da parte dei giudici del tribunale del riesame per decidere se scarcerare o meno i tre accusati di stupro ai danni di una giovane 19enne americana, che fa la ragazza alla pari a Catania. I 3 sono in carcere dal 21 marzo scorso, e i legali hanno chiesto l’annullamento della misura cautelare sostenendo che vi sono una serie di discordanze nel racconto della presunta vittima, a cominciare dal fatto che la stessa, come ricorda il programma “Storie Italiane”, sarebbe stata riaccompagnata fino a casa da uno dei suoi tre aguzzini, con cui tra l’altro avrebbe avuto un altro rapporto sessuale nelle scale dell’appartamento, e i Ris avrebbero già confermato il tutto. Resta da capire se anche questo rapporto fosse consenziente o meno. Da quanto appreso dal programma di Rai Uno, pare che i tre ragazzi accusati avrebbero già provato in passato ad approcciare un’altra ragazza catanese in maniera piuttosto irruenta: «Ci hanno fermato per strada – racconta una giovane etnea – tentando di baciarci, ma siamo riuscite ad allontanarci, hanno cercato di prendermi, ma li ho allontananti subito, non mi sono spaventata perché non mi sembravano pericolosi, ma mi ha dato fastidio».
STUPRO A CATANIA: 3 RAGAZZI OGGI SCARCERATI?
Vittorio Introcaso, inviato di “Storie Italiane”, ha provato ad intervistare anche la famiglia che ospita la giovane statunitense di 19 anni, che però nonha voluto sbilanciarsi: «Non sappiamo assolutamente nulla di quello che è successo, lo abbiamo appreso dai giornali – spiegano – siamo le persone peggiori per darvi informazioni, la giovane non ha mai dato problemi, non abbiamo altro da aggiungere. Non l’ho accompagnata io dai carabinieri il giorno dopo, assolutamente». Un caso molto simile a quanto avvenuto poche settimane fa alla Circumvesuviana, dove una 24enne di Portici ha accusato tre giovani di averla violentata: dopo essere stati posti agli arresti domiciliari, il tribunale del riesame ha scarcerato il trio, accusando la presunta vittima di essere una bugiarda.