C’è aria di importanti promozioni a Via XX settembre. Dopo mesi in cui aveva assunto ad interim il controllo del dicastero dell’Economia, soprattutto per poter essere l’interlocutore ufficiale in svariati consessi europei quali l’Eurogruppo o l’Ecofin (che riuniscono, appunto, i ministri dei Bilanci e delle Finanze della zona euro) il premier Mario Monti lascia l’incarico. A succedergli come ministro dell’Economia sarà l’attuale viceministro, Vittorio Grilli. Il presidente del Consiglio ne ha proposto la nomina al presidente della Repubblica. Il nuovo ministro, quindi, salirà al Colle alle 16.30 per la cerimonia di giuramento. Grilli, come lo stesso Monti ci ha tenuto a sottolineare pubblicando un comunicato stampa a firma di Palazzo Chigi, è stato, in questo periodo, uno dei più stetti collaboratori del premier. Contestualmente, il prof della Bocconi fa sapere di aver deciso di dar vita, presso la sede del governo, ad un Comitato per il coordinamento della politica economica e finanziaria. Sarà lui stesso a presiederlo. Oltre al premier ne faranno parte il ministro Grilli, il ministro per lo Sviluppo Economico Corrado passera, svariati altri ministri competenti (è ancora da stabilire quali) e, su invito, il governatore della Banca d’Italia. Il neo ministro, nato a Milano nel 1957, nel recente passato è stato direttore generale del Tesoro e, prima che si decidesse di nominare Ignazio Visco, in pectore per diventare il nuovo direttore della Banca d’Italia dopo che Mario Draghi ha lasciato l’incarico per ricoprire quello di Governatore della Banca centrale europea. Laureato in Discipline Economiche e Sociali presso l’ Università “Luigi Bocconi” di Milano, ha conseguito anche un Master e un Ph.D. in Economics presso l’Università di Rochester a New York. Ha vissuto diversi anni negli Stati Uniti dove ha insegnato discipline economiche presso il Dipartimento di Economia della Yale University dal 1986 al 1990 per poi trasferirsi in Europa dove, tra il 1990 e il 1994, è stato docente di Economia Finanziaria al Birkbeck College di Londra. E’ stato anche Ragioniere Generale dello Stato, dal 2002 al 2005.
E’ entrato al ministero dell’Economia nel 1993, quando è stato nominato componente del Consiglio degli Esperti presso il Dipartimento del Tesoro. E’ stato anche presidente dell’Istituto Italiano di Tecnologia e consigliere di amministrazione di svariate aziende tra cui: Cassa Depositi e Prestiti, Istituto Nazionale di Genetica Molecolare, Alitalia, Banca Europea per gli Investimenti.