“Sono un pò stanco. Ora mi faccio una birra e vado a dormire. Ma prima lasciatemi mandare un bacio a mia moglie”. A dirlo è Nick Sloane, l’uomo che dalla control room galleggiante a due passi dalla Costa Concordia ha diretto l’intera operazione di rotazione del relitto. Sudafricano, 52 anni, ha raccontato in conferenza stampa quanto la tensione sia rimasta alta per tutta la notte, fino a che ha potuto annunciare a tutte le barche coinvolte che la nave era tornata finalmente in posizione verticale. Rientrato al porto, è stato accolto come una star da un lunghissimo applauso: “Alla fine tutto è andato come dicevamo. Abbiamo fatto un ottimo lavoro”, ha detto. Sloane è sposato con Sandra e ha tre figli. Per tutte le 19 ore del parbuckling è rimasto in contatto con la moglie: “Mi ha riempito di messaggi chiedendomi perchè ci mettevamo così tanto e le ho detto che serve pazienza. I marinai devono essere persone pazienti”. Abita a Città del Capo, ma il suo lavoro lo costringe quasi sempre lontano da casa: sono 27 anni che Sloane si occupa del salvataggio e della rimozione di relitti nelle acque di tutto il mondo, intervenendo anche per la Marina statunitense in Afghanistan e Iraq. Quando è stato chiamato per la Concordia, si stava occupando della portacontainer “Rena” naufragata davanti alla Nuova Zelanda, ma si è recato immediatamente al Giglio: “Quando ho visto le immagini in tv – ha detto in conferenza stampa – ho capito che non ci sarei stato poco”.