E’ morto a Firenze, all’età di 70 anni, l’attore Carlo Monni, per anni al fianco di Roberto Benigni nel periodo degli esordi. L’incontro tra i due avvenne infatti durante i primi spettacoli nei locali e nelle feste paesane fiorentine, da cui prese il via un lungo sodalizio artistico e umano. L’arrivo alla Rai è datato 1976, anno in cui Monni e Benigni, con il programma “Onda Libera”, fingono di disturbare le frequenze del secondo canale. Nel 1978 Monni è nel programma di Benigni, “Vita da Cioni” e da quel momento in poi venne chiamato a recitare in diversi film che lo renderanno noto al grande pubblico, tra cui “Berlinguer ti voglio bene” di Giuseppe Bertolucci, “Chiedo asilo”, sempre con Benigni, “Storie di ordinaria follia” di Marco Ferreri e “Speriamo che sia femmina” di Mario Monicelli. Nel 1987 venne invece chiamato da Daniele Luchetti per il film “Domani accadrà”, ma dovette rifiutare a causa di un impegno teatrale, ma Monni rifiutò anche diverse apparizioni in televisione, mezzo di comunicazione che non apprezzava: accadde nel 1986, quando declinò l’invito a “Indietro tutta” di Renzo Arbore, mentre negli ultimi anni di vita partecipò come ospite, sempre al fianco dell’amico Massimo Ceccherini, al programma Stracult. Sempre con Ceccherini, nel 1998 prese parte allo spettacolo teatrale “Fermi tutti questo è uno spettacolo”, nel ruolo di Mastro Geppetto. Tra gli ultimi impegni cinematografici è da ricordare “Manuale d’amore 3” di Giovanni Veronesi.