E’ morto in carcere, quello di Parma, dove si trovava in seguito all’ultima di una lunga serie di condanne. Roberto Sandalo è stata una delle figure di spicco del terrorismo di fine anni settanta, aveva 56 anni e sembra sia morto di cause naturali. Era stato militante della formazione terroristica di sinistra Prima Linea: aveva ammesso di aver preso parte a diversi omicidi, quelli di Carlo Ghiglieno, Carmine Civitate e Bartolomeo Mana. Da studente aveva fatto parte di Lotta continua mentre frequentava il liceo Galileo Ferraris nella sua città, Torino, compagno di studio di Marco, figlio del ministro democristiano Donat Cattin che a sua volta sarebbe finito nelle fila dei terroristi. Cacciato da Lotta continua per le sue posizioni estremiste, approdò a Prima Linea. Dopo essere stato arrestato nel 1980 si dissociò e collaborò con le forze dell’ordine. Il fatto di aver scontato solo due anni dei previsti undici di condanna destò polemiche. Si trasferì poi a vivere in Kenya per tornare i in Italia e approdare nella Lega Nord anche se nel 1999 Mario Borghezio lo fece espellere. Nel 2002 venne arrestato per rapina e nel 2008 condannato per aver organizzato attentati a diverse moschee e centri culturali islamici.