Sebbene il periodo di tempo che intercorre tra una scossa e l’altra sia sempre maggiore, la terra, in Emilia Romagna, ancora non ha smesso di tremare. Ad ora, nella giornata di oggi, sono state cinque. Tutto sommato, è un passo in avanti, rispetto alle centinaia dei giorni scorsi, anche se secondo gli esperti, nonostante non sia possibile fare previsioni, non è per nulla escludibile il fatto che i fenomeni sismici possano riprendere di intensità e provocar nuovi danni. Intanto, l’ultima scossa si è verificata alle ore 14.13. E’ stata di intensità 2.1 gradi di magnitudo. I macchinari dell’Istituto di geofisica e vulcanologia lo hanno identificato nel distretto sismico della Pianura padana emiliana, alle coordinate 44.79°N, 10.9°E. L’ipocentro del sisma, invece, è stato localizzato ad una profondità di 7,6 chilometri. Numerosi sono i comuni in cui il sisma è stato avvertito. L’unico che si trova in un’area nel raggio di dieci chilometri a partire dall’ipocentro è Finale Emilia (Mo); i comuni, invece, che si trovano in una zona dal raggio compreso tra i dieci e i venti chilometri a partire dalla zona in cui è scaturito, sono: Borgofranco Sul Po (Mn), Carbonara Di Po (Mn), Felonica (Mn), Magnacavallo (Mn), Poggio Rusco (Mn), San Giovanni Del Dosso (Mn), Sermide (Mn), Villa Poma (Mn), Bergantino (Ro), Calto (Ro), Castelmassa (Ro), Castelnovo Bariano (Ro), Ceneselli (Ro), Ficarolo (Ro), Melara (Ro), Camposanto (Mo), Medolla (Mo), Mirandola (Mo), San Felice Sul Panaro (Mo), Crevalcore (Bo), Pieve Di Cento (Bo), Bondeno (Fe), Cento (Fe), Sant’agostino (Fe). Poco meno di due ore prima, alle 12.36, per la precisione, si era verificato un altro sisma. La sossa si è prodotta ancora una volta nel distretto sismico della Pianura padana emiliana, in provincia di Modena. L’Ingv lo ha individuato alle coordinate 44.79°N, 10.9°E, ad una profondità di 22.8 km mentre l’intensità della magnitudo è stata di 2,8 gradi. I comuni in cui è stato avvertito situati in un’area dal raggio minore o uguale a dieci chilometri sono: Rio Saliceto (Re), Carpi (Mo), Soliera (Mo); quelli, invece, compresi in un’area dal raggio superiore ai dieci chilometri e inferiore ai 20 sono: Gonzaga (Mn), Moglia (Mn), Campagnola Emilia (Re), Correggio (Re), Fabbrico (Re), Novellara (Re), Reggiolo (Re), Rolo (Re), Rubiera (Re), San Martino In Rio (Re), Bastiglia (Mo), Bomporto (Mo), Campogalliano (Mo), Cavezzo (Mo), Concordia Sulla Secchia (Mo), Medolla (Mo), Mirandola (Mo), Modena (Mo), Nonantola (Mo), Novi Di Modena (Mo), San Possidonio (Mo), San Prospero (Mo)
Come sempre, l’Istituto superiore dei Geofisica e Vulcanologia fa presente che, benché tutti i dati relativi ai terremoti vengano rivisti, analizzati e corretti da esperti sismologi, «nessuna garanzia implicita o esplicita è fornita. Ogni rischio derivante da un uso improprio dei parametri o dall’utilizzo delle informazioni inaccurate è assunto dall’utente».