Cugini uccisi in un campo da agricoltore/ L’uomo confessa: “Stavano rubando limoni”

- Chiara Ferrara

Vito Cunsolo e Virgilio Cunsolo Terrano, due cugini catanesi, sono stati uccisi dall'agricoltore Giuseppe Battiato perché avevano rubato dei limoni

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Vito Cunsolo e Virgilio Cunsolo Terrano, due cugini catanesi rispettivamente di 30 e 29 anni, sono stati uccisi da un agricoltore nella tarda serata di ieri, mercoledì 22 giugno 2022, poiché colpevoli di avere rubato alcuni limoni. I loro corpi, freddati da diversi colpi di pistola, sono stati ritrovati, come riportato dal Corriere della Sera, in un casolare adiacente ad un campo di Pennisi, una zona periferica di Acireale.

Le indagini per la scomparsa dei ragazzi sono state avviate dopo la segnalazione della famiglia, che si era preoccupata poiché non riusciva a rintracciarli. I due erano molto legati tra loro e proprio in quel periodo il più grande era impegnato nei preparativi del matrimonio. Il loro allontanamento sembrava inspiegabile. Poi l’amara scoperta, con i cadaveri rinvenuti in via Rocammena, una piccola strada che congiunge Pennisi e Piano d’Api.

Cugini uccisi in un campo da agricoltore: la confessione di Battiato agli inquirenti

I carabinieri della compagnia locale hanno lavorato ininterrottamente nella notte per ricostruire la dinamica relativa alla morte dei due cugini catanesi Vito Cunsolo e Virgilio Cunsolo Terrano, uccisi in un campo nella periferia di Acireale da un agricoltore. Le indagini si sono concentrate fin da subito sul proprietario del campo di agrumi vicino al luogo di rinvenimento dei cadaveri, ovvero Giuseppe Battiato. L’uomo, dopo essere stato a lungo interrogato dagli inquirenti, ha confessato il delitto.

Il movente, come riportato dal Corriere della Sera, sarebbe un furto di limoni ad opera proprio dei due ragazzi. Non uno, anzi. Le vittime infatti ripetutamente violato il campo per recuperare agrumi. È così che l’agricoltore li avrebbe attesi nella notte con l’obiettivo di coglierli in flagranza. Una volta visti, avrebbe esploso diversi colpi con una semiautomatica «Browing» calibro 7,65 che teneva “sotto il cuscino per il timore di subire ulteriori minacce e furti, come negli anni passati era già avvenuto”. Poi avrebbe “trasportato i due corpi nel luogo del rinvenimento mediante l’utilizzo di una carriola”.







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