Ha vinto Matera con sette voti su tredici: è la Capitale Europea della Cultura 2019. A comunicare il verdetto è stato Steve Green, presidente della Giuria internazionale di selezione composta da 13 membri, di cui 6 italiani e 7 stranieri, al ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. Tra le finaliste c’erano: Ravenna, Cagliari, Lecce, Perugia e Siena. Adesso si dovrà attendere la proclamazione ufficiale che avverrà a metà del 2015 da parte dell’Unione europea. “Questa è stata un’esperienza formidabile per le sei città”, ha detto Franceschini, “molto importante per il Paese, perché il meccanismo di competizione e di selezione ha spinto a una cosa di cui c’è grande bisogno in Italia, cioè una programmazione complessiva. Le città hanno ragionato su un progetto a lungo termine in un insieme di eventi di restauro, recupero, proposte progettuali, che dimostrano che esattamente questa è la strada virtuosa da percorrere”, ha concluso. Ha versato lacrime di gioia il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, che ha commentato così: “Sono cinque anni che lavoriamo a progetti straordinari. Noi siamo il malleolo dello stivale, generalmente ritenuto una zona poco ospitale. Ma abbiamo sconfitto questa diceria. Ora possiamo essere un esempio per il sud, per l’Italia e un’offerta per l’Europa. Magari partirà da noi l’invito ad occuparsi maggiormente del meridione del continente”. Intanto è esplosa la festa in piazza San Giovanni, nel pieno centro storico di Matera, dove in migliaia si sono radunati per assistere al verdetto in diretta davanti al maxischermo. “Sono certa che Matera attirerà ancora più visitatori dall’Europa e da tutto il mondo spinti dal desiderio di scoprire la città e la sua storia e di apprezzare la varietà culturale che rappresenta uno dei punti di forza del nostro continente”, ha affermato la Commissaria europea alla Cultura Androulla Vassiliou. (Serena Marotta)