Dopo l’annuncio del premio Nobel per la Letteratura assegnato quest’anno allo scrittore francese Patrick Modiano, arrivano i commenti dal mondo della cultura. Secondo Dario Fo, Nobel nel 1997, Modiano “è uno scrittore che ha dimostrato nei suoi temi e nella sua scrittura un coraggio inaudito, perché ha trattato anche cose amare, disperate e soprattutto molte volte non esaltanti. I suoi temi rappresentano il coraggio di andare contro la facile elencazione dei fatti andando in profondità”. Segue il giudizio di Dacia Maraini: “Mi fa piacere che abbia vinto un europeo e un francese in particolare”. E’ una scelta “apprezzabile e condivisibile” dal momento che “Modiano è conosciuto e stimato, forse anche in questa circostanza, senza volere essere particolarmente maliziosi, credo che possiamo ammirare le notevoli capacità diplomatiche che ha la cultura francese nel sostenere a Stoccolma i propri autori. Nell’azione di lobbing i francesi sono bravissimi”, ha detto invece Ernesto Ferrero, direttore editoriale del Salone del Libro di Torino. Soddisfatto per la scelta anche il decano dei critici cinematografici italiani, Gian Luigi Rondi, per il fatto che il Nobel sia stato assegnato ad un uomo vicino al cinema.
Il premio Nobel per la Letteratura 2014 è stato assegnato allo scrittore e sceneggiatore francese Patrick Modiano, di origini italiane, “per l’arte della memoria con la quale ha evocato i destini umani più inafferrabili e svelato la vita reale durante l’Occupazione”, come recita la motivazione dell’Accademia Reale Svedese. Il vincitore ha 69 anni, il padre era un ebreo francese, ma originario dell’Italia. Modiano è autore anche de “L’orizzonte” (Einaudi), “Fiori di Rovina” (Lantana), “Riduzione di Pena” (Lantana) e “Dora Bruder” (Guanda). Il premio è stato annunciato oggi a Stoccolma alle 13 da Peter Englund, segretario dell’Accademia svedese, l’istituzione appunto che assegna il premio. Con uno sguardo al passato, il maggior numero dei Nobel per la Letteratura è stato assegnato ad autori francesi: 14, al quale va ad aggiungersi Modiano, 12 ai britannici, dieci agli statunitensi, sei agli italiani, quali Giosuè Crucci (1906), Grazia Deledda (1926), Luigi Pirandello (1934), Salvatore Quasimodo (1959), Eugenio Montale (1975) e Dario Fo (1997). Mentre lo scorso anno è stato assegnato alla scrittrice canadese Alice Munro. (serena Marotta)