Ieri mi è arrivato un messaggio sul cellulare. Era Caterina, 18 anni, studentessa al quinto anno del liceo classico che mi chiedeva se ero al Meeting, e mi dava appuntamento al 25 di agosto in sala A4 Poste Italiane per il reading di Zetesis. Certo per qualcuno potrebbero esserci già parecchie anomalie in queste sole tre righe: come, una giovane studentessa che ha voglia di rivedere, anche d’estate, un vecchio professore? Una giovane liceale massacrata per anni dal greco e dal latino che, insieme a molti suoi amici, va a sentire un reading di giovanotti e signorine, liceali o universitari, che leggono Platone, Alcmane e Shakespeare? E cosa c’entrano Platone con Shakespeare, o Rilke con Mimnermo?
Già, capisco che tutto ciò potrebbe essere piuttosto inconcepibile. Ma invece succede. E, andando con ordine, queste sono alcune delle ragioni per cui questo può avvenire. Zetesis è un’associazione di insegnanti universitari e liceali che, ponendosi il problema del significato della sopravvivenza della cultura classica, ha dato vita a una rivista semestrale diffusa nel mondo della scuola e a una serie molteplice di attività: seminari, corsi d’aggiornamento nelle scuole, interventi di giudizio nei confronti della politica scolastica, collaborazioni con scuole per la realizzazione di spettacoli teatrali. Dal 2002 Zetesis è presente anche al Meeting di Rimini con il desiderio di rendere vivo a attuale il mondo degli antichi, non per un intento accademico ma per la certezza della ricchezza di domande e tentativi di risposte che tale mondo ha lasciato. Da questo desiderio sono nate mostre, spettacoli e reading che hanno sempre avuto un’ottima accoglienza e una viva partecipazione da parte del pubblico.
E mai come quest’anno la proposta di Zetesis appare al centro dell’esperienza del Meeting che, già con il suo titolo, mostra il suo chiaro intento di interrogarsi sulla tradizione per comprenderne l’eredità vera, lo sviluppo, la sua capacità di rinnovarsi attraverso la lettura di un soggetto vivo nel presente. Durata e perennità, parole di antichi rivissute dai moderni è il reading che si terrà quest’anno alle ore 19.00 di venerdì 25 agosto nella sala Poste Italiane A4.
Come può rivivere la parola antica? Soltanto diventando una voce presente oggi. Ecco allora che gli sforzi dei professori, la loro ricerca, non rimangono chiusi in polverose sale di biblioteca. Il loro lavoro di lettura e traduzione diventa una proposta accattivante e coinvolgente: la traduzione è sempre un modo di riguadagnarsi il testo e ne diviene naturalmente un’interpretazione. Non è ciò che il titolo del Meeting di quest’anno propone come tema di riflessione? Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo: così quest’anno i due fondatori di Zetesis, Moreno Morani e Giulia Regoliosi, hanno voluto proporre alcune tematiche sviluppandole attraverso un percorso che a partire dalla cultura grecoromana giunge fino ai moderni e addirittura ai contemporanei. Nel reading si potranno ascoltare brani di Alcmane e dall’Eneide, ma anche poesie di Quasimodo e brani di Tiutcev; verranno ripercorse alcune pagine di Omero e Shakespeare e presentate le sonorità misteriose di Rilke.
La parola antica rivive qui innanzitutto nel confronto con la parola dei moderni ma, soprattutto, grazie alla voce di studenti di scuole superiori e università che hanno iniziato a lavorare sulla letteratura e sul teatro antico all’interno di laboratori teatrali scolastici guidati da Adriana Bagnoli e che hanno poi proseguito la loro formazione presso la scuola di teatro di Teatro Pedonale di Agrate Brianza, sotto la direzione della stessa attrice e regista. Il lavoro di ricerca compiuto in questi anni sotto la guida della regista milanese — che ha recitato in importanti spettacoli con Adriana Innocenti e Franco Branciaroli e che negli ultimi anni, con Teatro Pedonale, ha realizzato produzioni originali come Miriam Shalom e Fuori i secondi — ha portato alcuni di questi ragazzi a scegliere di intraprendere l’avventura del teatro a livello professionale e quest’anno, all’interno del reading riminese, alcuni di loro proporranno anche interventi musicali dal vivo che accompagneranno le letture.
Non viene da dire che lo spettacolo vero, che il miracolo vero c’è già stato? Migliaia di dibattiti televisivi sulla disastrosa condizione giovanile; pagine e pagine di giornali sulla devastante situazione della scuola in Italia; centinaia di amare indagini statistiche sull’incerto futuro dei giovani non vengono certo cancellate da una piccola iniziativa come questa. Ma sicuramente essa contribuisce a farci prendere coscienza del fatto che qualcosa di diverso può nascere e crescere. Può ancora sembrare così insolito che una studentessa liceale invii un messaggio ad un vecchio professore per dargli appuntamento al Meeting per uno spettacolo di letture? Certo Caterina, ci vediamo al Meeting venerdì pomeriggio.