RICERCA/ Il botox? Può sconfiggere anche la depressione

- La Redazione

Secondo una recente ricerca il botox può curare anche la depressione. È quanto emerge da uno studio condotto da un team di ricercatori delle Università di Hannover e Basilea

botox_r400 Foto: Fotolia

Chi pensa che il botulino serva solamente a gonfiare le labbra e a ritoccare il viso per eliminare le più svariate rughe d’espressione, si sbaglia di grosso. Una ricerca tedesca avrebbe infatti dimostrato che il botox può essere usato anche per curare una patologia delicata come la depressione. Lo studio è stato portato avanti da un team di ricercatori delle Università di Hannover e Basilea e al momento è ancora in corso, ma è stato l’autorevole quotidiano Die Welt ad anticiparne i risultati assolutamente sorprendenti. Sembra infatti che l’esperimento abbia ridotto notevolmente i sintomi depressivi sul 60% dei pazienti coinvolti, che si sono sottoposti a una iniezione di botox nella fronte. La ricerca ha cercato di dimostrare che iniettando il botulino in quel preciso punto e eliminando in questo modo l’aggrottamento delle sopracciglia, si interrompono quei segnali che indicano al cervello uno stato di stress in corso. La ricerca, che come detto è ancora in corso, durerà 16 settimane e verrà condotta su un campione di 30 pazienti che da tempo soffrono di disturbi depressivi: alla metà di loro è stato iniettato del botulino in fronte, mentre agli altri solamente un placebo. I risultato hanno quindi confermato che chi ha ricevuto il trattamento a base di botox ha effettivamente migliorato il proprio stato di salute. Ha commentato la notizia il professor Tillmann Krüger, della clinica MHH di psichiatria di Hannover, secondo cui «il trattamento non prevede particolari effetti collaterali, è sicuro ed economico, dal momento che l’effetto di un’iniezione dura diversi mesi. Naturalmente, prima che venga diffuso come rimedio per la depressione, bisogna chiarire a quali condizioni si può utilizzare il botox». Anche Alberto Capone, specialista in chirurgia plastica e primario di Chirurgia Plastica presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, ha spiegato che il fatto che «la botox terapia possa diventare un nuovo componente nel trattamento della depressione è confermato anche da uno studio su 1.600 donne norvegesi durato oltre dieci anni. I ricercatori sarebbero così giunti alla conclusione che ansia e depressione sono dei buoni fattori per predire se una donna, in futuro, deciderà di sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica». 

«Una relazione – continua a spiegare – tra estetica e depressione può essere plausibile. Le ultime ricerche internazionali confermano una tendenza più generale, ossia il rapporto che esiste tra benessere fisico e stato emotivo. Il botox è uno degli interventi estetici più comuni perché poco invasivo e semplice da realizzare. Grazie a questa tecnica, si può migliorare la gestione dei muscoli facciali, che appaiono così più rilassati e distesi. In ogni caso è sempre necessario testare scientificamente ogni innovazione, prima di validarla, ma trovo che dalla ricerca tedesca arrivino spunti interessanti». 





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