Come ogni anno anche nel 2025 il Viminale ha pubblicato il suo Dossier, mostrando i cyber attacchi in Italia, gli sbarchi e la criminalità.
Dal Dossier del Viminale – come di consueto – si evincono più cyber attacchi in Italia, con casi raddoppiati a distanza di 12 mesi. E conseguenzialmente crescono le misure di sicurezza informatica per proteggere i propri sistemi. Nel primo semestre del 2025 i casi di attacco informatico sono ben 125, il 56% in più rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso.
Cyber attacchi in Italia e sequestri di beni
I cyber attacchi in Italia è un tema che richiede particolare attenzione, e questo perché i casi sono sempre di più (oltre l 50% di crescita in un solo anno). Le operazioni trainate da Matteo Piantedosi sono sempre più frequenti. Nello specifico alla criminalità organizzata risultano sequestrati 191 imprese e 3.293 beni immobili poi restituiti alle “vittime del furto”. E ancora, grazie alla collaborazione territoriale con gli enti specializzati in operazioni anti mafia, sono stati redatti 6 nuovi provvedimenti e l’individuazione – con conseguente scioglimento – di ben 7 amministrazioni a carattere criminale.
Richieste di asilo e sbarchi
I numeri sugli sbarchi illeciti tendono – seppur lievemente – a ridursi. Rispetto ai 30.000 migranti della Libia, dell’Algeria e Turchia, i dati attuali ne segnalano 18.132. Parallelamente crescono i rimpatri (con un buon +12,1%) e diminuiscono le domande per l’asilo politico, che in tutta Europa registrano il –22%. Anche le negazioni di approvare l’asilo risultano in forte crescita, corrispondente a poco più del 58% di diniego. Mentre da quando 2 anni fa sono stati riattivati i controlli sul fronte sloveno anche gli irregolari sono stati fermati in gran numero: 202 arresti e 7.835 blocchi illeciti.
Violenze di genere e furti
Se da un lato i furti e le violenze sessuali segnano per fortuna dei trend in discesa, c’è ancora un aspetto importante che dilaga nel nostro Paese: gli omicidi di genere e non solo. Per contrastare il fenomeno il Governo ha introdotto i braccialetti elettronici, allo scopo di aumentare il monitoraggio dei potenziali crimini, anche se purtroppo certe volte i dispositivi non hanno funzionato correttamente (come quello di Umberto Efeso che ha ammazzato l’ex moglie e il cui device messo al piede era non funzionante).