Daniele Pecci ospite a Oggi è un altro giorno: "Il desiderio non professionale è semplicemente essere sereno, non chiedo di più"
Daniele Pecci ha poi ricordato gli inizi con la recitazione: «Quando avevo 15 anni una prof di latino mi iscrisse a un corso di recitazione. Lo feci e c’era qualcosa che poteva piacermi: mi piaceva qualcosa a metà tra la letteratura e ciò che la letteratura diventava sul palcoscenico. Per questo motivo mi piace di più il teatro rispetto a cinema e tv».
DANIELE PECCI A OGGI È UN ALTRO GIORNO
Daniele Pecci ha poi parlato delle sue esperienze sul grande schermo, a partire da “Mine vaganti” con Ozpetek: «Quel film era intelligente perché c’era una vasta gamma di omosessualità. Mi sono divertito, è stato un set molto divertente con colleghi straordinari». Poi una battuta sul suo futuro da interprete: «Mi mancano tantissimi ruoli da interpretare. Penso a MacBeth. Non l’ho mai fatto a teatro. Figure dannate? Sì, la tragedia, quella epica anche, sono molto legato a quel tipo di repertorio là. Mi considero ancora un giovane…». Daniele Pecci ha poi brevemente parlato del privato: «Il desiderio non professionale è semplicemente essere sereno, non chiedo di più».