Davide Paitoni, 40 anni, si è suicidato nella sua cella del carcere di San Vittore a Milano. Era detenuto con l’accusa di aver ucciso il figlio, di appena 7 anni, il 1° gennaio 2022. La notizia del suo suicidio è arrivata tramite una nota del Procuratore della Repubblica di Varese Daniela Borgonovo, che spiega inoltre come “Il 6 luglio gli era stato notificato l’avviso di conclusione indagini in relazione all’omicidio del figlio e domani era fissata la discussione, con giudizio abbreviato, nel procedimento per tentato omicidio di un collega di lavoro”. Nella giornata di ieri, Paitoni aveva visto respinta la richiesta di una perizia psichiatrica inoltrata dai suoi difensori.
Secondo il gip di Varese, infatti, le modalità con cui era stato commesso il reato sarebbero state chiare, al punto da non rendere necessaria la perizia psichiatrica. Dopo la notizia del suicidio del 40enne, il pm di turno di Milano Stefano Ammendola ha disposto i primi accertamenti e presto dovrebbe essere aperto un apposito fascicolo. Nei prossimi giorni potrebbero quindi iniziare i rilievi da parte della Scientifica, il sequestro della cella del San Vittore in cui era recluso Davide Paitoni e l’autopsia sul corpo del 40enne.
Davide Paitoni, l’omicidio del figlio e l’aggressione all’ex moglie
L’omicidio del figlio di 7 anni, di cui era accusato Davide Paitoni, è avvenuto nella casa dell’uomo a Morazzone, in provincia di Varese, nella notte tra l’1 e il 2 gennaio di quest’anno. Paitoni si trovava ai domiciliari con l’accusa di tentato omicidio nei confronti di un collega di lavoro, che aveva colpito con una coltellata alla schiena. L’episodio era avvenuto nell’autunno 2021 ad Azzate, in provincia di Varese.
Secondo le ricostruzioni relative all’omicidio del piccolo, Davide Paitoni avrebbe tagliato la gola del bambino, forse colpendolo nel sonno, nascondendo quindi il corpicino nell’armadio e lasciando due biglietti in cui avrebbe confessato l’atroce gesto appena commesso. In quei biglietti, l’uomo aveva scritto anche parole di disprezzo nei confronti della ex moglie, di cui voleva vendicarsi per la separazione. Il 2 gennaio, Davide Paitoni si era scagliato anche contro la donna, aggredendola e colpendola con un coltello fuori dalla sua abitazione a Gazzada e provocandole ferite al viso, all’addome e alla schiena. Aveva quindi cercato di fuggire verso la Svizzera, bloccato poco dopo dai carabinieri di Varese.