Dazi Usa, la strategia Ue per trattare con Trump: offerta da 50 miliardi di euro, ma via tariffe 10% sui prodotti. Ma finora nessuna proposta formale
L’IDEA DELL’EUROPA PER TRATTARE CON TRUMP
Nelle ore in cui la Cina manda segnali di disgelo a Donald Trump sui dazi Usa, l’Ue tenta di fare lo stesso, ma portando avanti una strategia differente. Se Pechino apre alla possibilità di negoziati con Washington, Bruxelles pensa di aumentare l’acquisto di beni statunitensi di 50 miliardi di euro, a patto che non venga confermata la tariffa del 10%, che inizialmente era del 20%, per poi essere abbassata dal presidente americano quando ha annunciato la sua tregua.
A spiegare la proposta europea è stato il commissario per il commercio Maros Sefcovic, il quale al Financial Times ha spiegato che il problema è il surplus europeo nella bilancia commerciale. Un deficit di 50 miliardi di euro secondo i calcoli europei.
Infatti, nel suo incontro a Washington con Howard Lutnick e Jamieson Greer, rispettivamente segretario al Commercio Usa e rappresentante commerciale, Sefcovic ha segnalato che nel calcolo del surplus bisogna tenere conto pure delle esportazioni americane di servizi verso l’Europa, quindi il deficit con l’Europa ammonta a 50 miliardi di euro, che però può essere risolto tramite l’acquisto di GNL (gas naturale) o di alcuni prodotti agricoli, come la soia.
“DAZI USA? DIFFICILE ARRIVARE AD ACCORDO”
Il principale negoziatore europeo ha alzato un muro riguardo la possibilità di accettare una tariffa del 10% come soglia minima nei negoziati commerciali. Pur consapevole che raggiungere un accordo con gli Usa sui dazi Usa sia “molto difficile“, si stanno cercando soluzioni come quella sopracitata che, secondo il Corriere della Sera, potrebbe aver fatto breccia.
Per ora non ci sono offerte formali sul tavolo, come chiarito da Olof Gill, portavoce della Commissione europea con delega al Trade, il quale ha precisato che finora sono state discusse le aree in cui si ritiene possa essere raggiunto un accordo.
“TRATTARE O REAGIRE, LE DUE STRADE”
“L’Europa ha due opzioni. Una è cercare di negoziare. E se questo non funziona, la seconda è reagire“, ha dichiarato Pascal Lamy, ex commissario europeo per il commercio ed ex direttore generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. “Ho dovuto affrontare questioni di questo tipo quando ero commissario europeo per il commercio, ma su scala molto più ridotta. Esiste un ambito in cui è possibile reagire pizzicando gli Stati Uniti senza spararsi sui piedi“, ha dichiarato a France 24, citando le moto Harley Davidson, alcolici e succo d’arancia.
“Erano già sulla mia lista quando ero commissario. Ma se questa volta si dovesse intervenire, probabilmente non riguarderebbe solo i beni, ma anche i servizi, un settore molto più complesso, che si tratti dei servizi finanziari, dove gli Stati Uniti hanno una posizione estremamente importante in Europa , o dei servizi digitali. Quindi si tratterebbe di un terreno inesplorato“, ha aggiunto.
Ma per Lamy bisogna fare una domanda a Trump: “C’è qualcosa che, a suo avviso, potrebbe allentare le tensioni commerciali transatlantiche e che potremmo negoziare insieme? Finora, per quanto ne so, non c’è risposta a questa domanda. Ma per il momento non c’è alcun segnale da parte degli Stati Uniti“.