Elezioni Regionali, Vincenzo De Luca divide Pd e M5s su Campania, Marche e Puglia: "Non è risolto nulla. Nomi inadeguati. E annuncia un'operazione verità
Vincenzo De Luca si mette di traverso al Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni regionali in Campania, lanciando una sfida a Roberto Fico, pur senza nominarlo nel corso della sua consueta diretta social. Il governatore ha parlato delle scelte sui candidati, annunciando che «non è risolto nulla», pur non avendo la facoltà di prendere decisioni, ma solo di esprimere le sue opinioni.
Infatti, non si fa problemi ad affermare di non aver visto nomi di persone capaci, esperte e competenti per ricoprire i ruoli a cui vengono associati. De Luca ha raccontato di essere fermato per strada da persone che gli chiedono se davvero c’è l’intenzione di «mettere quello che non ha né arte né parte».
Il governatore campano, però, non ci sta a passare da «paravento»; anzi, invita i cittadini a intervenire, a parlare. Dal canto suo, ha intenzione di fare un’«operazione verità» tra «breve persone» e «una vasta area di opportunisti che continuano a nascondersi» dietro le sue spalle e non hanno il coraggio di parlare. A loro ha detto esplicitamente che non farà da scudo protettivo.
IL MESSAGGIO A PD E SCHLEIN
Il presidente della Regione Campania si è poi rivolto a Elly Schlein, girando alla segretaria del Pd una domanda che gli viene posta: perché il candidato dovrebbe essere del M5S, se sono stati all’opposizione per dieci anni senza fare nulla?
Dunque, Vincenzo De Luca non condivide l’idea di puntare su Roberto Fico come candidato, anche se non fa mai il suo nome. L’obiettivo, per il governatore, deve essere quello di costruire una coalizione alternativa a quella del centrodestra, senza però calpestare gli interessi della Campania e accettare «a scatola chiusa qualunque proposta avanzata».
DE LUCA INTERVIENE ANCHE SU MARCHE E PUGLIA
Bisogna fare una scelta tra una proposta di nomi, anziché candidarne uno a scatola chiusa. «È inaccettabile per me», ha dichiarato De Luca, che ne ha parlato anche a proposito di Marche e Puglia. Per quanto riguarda Matteo Ricci, finito sotto indagine, ritiene che si possa fare a meno della sua candidatura, visto che «fa il parlamentare europeo a 20 mila euro al mese», ma anche perché, in Campania, di fronte a esponenti indagati ci sono stati «atti di sciacallaggio», mentre ora tutto tace.
Per quanto riguarda la Puglia, definisce Antonio Decaro «un prete spretato», segnalando la sua carriera da sindaco di Bari, presidente Anci e ora parlamentare europeo, salvo poi opporsi al terzo mandato. Tornando al M5S, ha mandato una sorta di messaggio cifrato, perché ha citato quei partiti che in precedenza hanno mostrato «posizioni di demagogia giustizialista»: ora non devono mostrarsi indifferenti alla questione morale e lavorare con i «ladri». Ma ci sarà modo di approfondire la questione, per De Luca: «Ne parleremo nelle prossime settimane».