DE SICA, GHINI, FINOCCHIARO E ROSSI/ La Mia Banda Suona il Pop: “una reunion che…”

- Carmine Massimo Balsamo

Il cast de La mia banda suona il pop (Christian De Sica, Massimo Ghini, Angela Finocchiaro e Paolo Rossi) presenta la pellicola nel salotto di Domenica In: le curiosità

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Christian De Sica, Massimo Ghini, Angela Finocchiaro e Paolo Rossi presentano a Domenica in il loro ultimo film dal titolo “La mia banda suona il pop”. “Racconta la storia della reunion di un gruppo che si era diviso trent’anni prima – dice Ghini – ma un magnate russo li rivuole, ci rimette insieme 30 anni”. Tuttavia l’arrivo in terra straniera riserva loro numerose sorprese: “andiamo in Russia e ci facciamo coinvolgere in una rapina”, dice Angela Finocchiaro. Mara Venier trova in alcune parti di questa storia qualche piccola similitudine con le vicende dei Ricchi e Poveri (che di recente si sono riuniti dopo circa quarant’anni di lontananza) e Al Bano e Romina Power, di nuovo vicini dopo molto tempo, proprio grazie a un imprenditore russo. La storia del film, però, prende una piega del tutto differente, così come confermano i quattro protagonisti nel salotto di Rai 1. A domenica in si parla inoltre del loro intervento sul palco del Festival di Sanremo 2020: “si vedeva che eravate svegli”, dice la padrona di casa. (Agg. di Fabiola Iuliano)

IL NUOVO FILM “LA MIA BANDA SUONA IL POP”, LA TRAMA

Giovedì 20 febbraio 2020 esce in sala “La mia banda suona il pop”, nuovo film di Fausto Brizzi con un cast ricco di stelle. Oggi, domenica 16 febbraio 2020, i quattro protagonisti – Christian De Sica, Massimo Ghini, Angela Finocchiaro e Paolo Rossi – saranno ospiti a Domenica In per presentare l’ultima produzione Medusa, già reduce da Tolo Tolo di Checco Zalone. Nato da un soggetto di Fausto Brizzi, Marco Martani, Edoardo Falcone, Alessandro Bardani, il film racconta la storia di Tony, Lucky, Micky e Jerry, quattro ex componenti del gruppo musicale Popcorn che oggi fanno lavori totalmente diversi. Come raccontato da Brizzi a Tv Sorrisi e Canzoni, «c’è un oligarca russo che vuole fare la reunion del suo gruppo preferito degli anni Ottanta, da band musicale diventano band criminale perché scoprono che questo è ricchissimo e hanno la possibilità di svaligiarlo durante il concerto»

DE SICA, GHINI, FINOCCHIARO E PAOLO ROSSI A DOMENICA IN

«Nel film ci sono tante scene d’azione, ci sono tante controfigure. Tranne per Ghini…», ha ironizzato Fausto Brizzi ai microfoni di Tv Sorrisi e canzoni, evidenziando sulla trama del lungometraggio: «Mi piaceva questa idea del complesso, noi siamo una band criminale che nasce complesso». Una battuta di Paolo Rossi sul suo “lavoro” post-successo con i Popcorn: «Suono per strada, il primo milanese che ha suonato la chitarra al Pantheon». Stoccata di Christian De Sica, invece, alla concorrenza: «E’ l’unico film comico italiano di quest’anno dove si ride veramente, perché fino adesso…». Ricordiamo che La mia banda suona il pop è stato girato a Roma, ma anche a Praga e nella stessa San Pietroburgo. A completare il cast anche Diego Abatantuono, Natasha Stefanenko, Rinat Khismatouline, Giulio Base, Tiberio Timperi, Massimo Bagnato e Sergio Rubini.

LA MIA BANDA SUONA IL POP AL CINEMA

Intervistato da Best Movie, Fausto Brizzi ha presentato così il suo La mia banda suona il pop: «Come autore cerco sempre di alternare i registri. Quando a bordo c’è Christian, però, alla ne si finisce sempre per virare verso la commedia pura. Essendo lui il Cristiano Ronaldo di quel genere, devo metterlo nella condizione di segnare più gol possibili e in questo caso c’era bisogno anche della coralità, di altre prime donne al suo fianco». Il regista ha poi evidenziato: «Come Massimo Ghini, già complice di De Sica in altri lm di Natale che avevo scritto anch’io, Paolo Rossi, col quale avevo già lavorato in Poveri ma ricchi; e Angela Finocchiaro, una delle poche donne che poteva reggere il loro urto e tenergli botta. Senza dimenticare Diego sto contesto ha il ruolo più “serio” di tutti loro. Il personaggio di Christian tra l’altro si chiama Tony Brando, il cui cognome è un omaggio al nome di suo figlio: quando certi dettagli non hanno finalità esplicitamente narrative, è sempre bello divertirsi con riferimenti privati».





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