Il delitto dell’Olgiata, vicenda di cronaca nera degli anni ’90 tornata alla ribalta in queste ore a seguito della morte di Pietro Mattei, è stato “sviscerato” quest’oggi dal programma di Rai Uno, Storie Italiane. L’avvocato Valter Biscotti, legale di Manuel Winston, ex domestico filippino nonchè colui che è stato condannato, 20 anni dopo il delitto, per l’omicidio della contessa Alberica Filo della Torre, era in collegamento con il programma della tv pubblica, ed ha commentato le ultime notizie riguardanti i permessi premio concessi al proprio cliente: “I permessi ci sono stati e sono stati due, l’ultimo questo Natale. Una piccola premessa. E’ stato un fatto tragico, ma una pena di 16 anni è potuto accadere perchè all’epoca si poteva ancora accedere, anche per i reati gravissimi, al rito abbreviato. Le vittime del reato sono la parte debole del processo penale, e mi sono battuto in prima persona contro gli sconti di pena per i reati gravissimi, e da poco questa norma è stata abolita”.
DELITTO DELL’OLGIATA, MANFREDI MATTEI “SONO INFASTIDITO…”
Figura centrale dell’intera vicenda è stato Pietro Mattei (morto due giorni fa a seguito di un ictus), il marito della vittima nonché noto imprenditore e costruttore della capitale, che per anni si è battuto per la verità. Storie Italiane ha mandato in onda anche le parole di Manfredi Mattei, figlio di Pietro e della contessa, rilasciate a Giallo: “L’assassino di mia madre fuori per permessi premio? Indignato, mi da molto fastidio. Chi ha ucciso una donna indifesa meriterebbe il carcere a vita, in ogni caso credo che non si sia mai pentito. Non ha mai chiesto scusa”. Manfredi ha aggiunto: “Gli inquirenti seguirono l’omicidio di mia mamma come un caso di gossip, fornendo alla stampa versioni lontane dalla realtà. Per fortuna, seppur con grave ritardo, si è riusciti ad arrivare alla realtà”.