Delitto di Garlasco, l'avvocato Giada Bocellari: "Ci sono più elementi su Andrea Sempio che su Alberto Stasi. Ci sono cose che non posso dire ancora..."

Quando l’avvocato Giada Bocellari ha iniziato a lavorare nello studio legale del professor Giarda, nel 2010, Alberto Stasi era già stato assolto in primo grado per il delitto di Garlasco, e la sua impressione era che fosse antipatico. «La prima impressione era di una persona chiusa, forse timida».

Ha svelato il retroscena a Iceberg, programma di Telelombardia, spiegando che «probabilmente era anche reciproca» quell’antipatia, visto che non si rivolsero la parola a lungo. Poi, però, sono diventati amici, anche perché «queste vicende creano necessariamente anche un rapporto umano, perché è una tragedia».



Per quanto riguarda la nuova indagine, ha assicurato di non sapere niente di più di quanto si sappia pubblicamente, trattandosi di indagini preliminari con segreto istruttorio.

Alberto Stasi (Foto 2014 ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)

«La maggior parte delle cose che si sentono credo che siano più o meno invenzioni, o comunque ragionamenti. Diciamo che forse c’è un po’ troppa attenzione mediatica su questa vicenda», ha spiegato Bocellari, secondo cui ciò è dovuto alla complessità della questione, ma incidono anche tanti altri fattori.



GLI ELEMENTI SU ANDREA SEMPIO

Comunque, preferisce non sbilanciarsi sugli eventuali elementi contro Andrea Sempio, nuovo indagato, ritenendolo prematuro. D’altra parte, ritiene che «ci sia molto di più su di lui di quanto non ci fosse su Stasi all’epoca. Sì, credo proprio di sì».

Ha citato il DNA sulle unghie di Chiara Poggi e l’impronta 33, ma comunque preferisce aspettare i risultati dell’incidente probatorio. A proposito dell’impronta 33, però, ha voluto sollevare alcune riflessioni:
«Quella colorazione dava un particolare significato a quell’impronta, ma Marzio Capra in un’intervista disse che poteva anche essere dell’assassino. Garofano dovrebbe spiegarci perché il RIS decise di prelevare l’intonaco solo da quell’impronta. Evidentemente si voleva capire la natura».



Ha colto anche l’occasione per chiedere rispetto nei confronti dei consulenti che hanno effettuato le perizie, ricordando che «i piccoli alchimisti» ci sono stati anche nelle precedenti indagini, perché le sperimentazioni caratterizzano le indagini. «Le perizie sono state travisate, ma dalle conclusioni doveva essere assolto».

GLI SCENARI SUL DELITTO DI GARLASCO

Per quanto riguarda il faro acceso su Sempio, Bocellari ha precisato che è stato individuato da chi si è occupato delle indagini private, «finalizzate a un eventuale giudizio di revisione».

Comunque, il suo assistito è stato sentito dalla Procura di Pavia, ma sul contenuto dell’interrogatorio non è entrata: «Credo che vi manchino degli elementi che io non posso riferire, ci sono domande che andranno fatte più avanti».

Sollecitata sui possibili scenari che la nuova indagine sul delitto di Garlasco può avere per il condannato Alberto Stasi, la legale ha affermato di non avere alcuna impostazione in tal senso: «Spero solo che l’inchiesta faccia luce, vedremo il futuro processuale di Stasi. Non abbiamo interesse a forzare la mano dopo che hanno forzato i dati per arrivare a Stasi. Non ci sono consulenti prezzolati. Noi andiamo verso l’accertamento della verità. Io non sono una fautrice delle prove scientifiche, le prove scientifiche andranno valutate nel contesto delle indagini».