Delitto di Garlasco, c'era qualcuno con Chiara Poggi nella villa la mattina dell'omicidio? C'è anche il giallo degli attrezzi: spunta nuovo super testimone
La nuova inchiesta sul delitto di Garlasco si starebbe soffermando sulla cucina della villa di via Pascoli, dove è stata uccisa Chiara Poggi. Il retroscena verrà affrontato nella puntata di oggi di Quarto Grado, in prima serata su Rete 4, per fare il punto della situazione sulle indagini. La Procura di Pavia vuole capire se qualcuno fosse con la ragazza la mattina dell’omicidio.
Nel frattempo emergono altri particolari che potrebbero portare a una svolta. Ad esempio, nelle ultime ore è emerso che gli attrezzi indicati come ritrovati nella roggia di Tromello, in realtà, sarebbero stati consegnati da un nuovo super testimone ai carabinieri.
Lo ha rivelato Ore 14 Sera, che ha raccolto alcune indiscrezioni da cui si evince che martello, attizzatoio, mazzetta e piccozza non sarebbero stati individuati, come dichiarato da più fonti, nell’attività di ricerca dei carabinieri vicino a una delle proprietà delle gemelle Cappa. Quegli attrezzi, dunque, non sarebbero mai stati trovati nel canale di Tromello.
DELITTO DI GARLASCO, IL GIALLO DEL NUOVO SUPER TESTIMONE
Per quanto riguarda l’identità di questo nuovo super testimone, si sa che sarebbe un muratore egiziano che avrebbe recuperato anni fa i reperti, prima quindi che il canale venisse dragato dalle forze dell’ordine. Tale versione, secondo quanto indicato dal programma condotto da Milo Infante, sarebbe confermata da più persone. Si tratta di un dettaglio importante, visto che parliamo degli oggetti che sarebbero considerati compatibili con il delitto di Garlasco.
Al momento, non sarebbero ancora stati effettuati esami su questi strumenti, ma il condizionale è d’obbligo in casi come questi. La trasmissione ha anche evidenziato che alcuni residenti del posto avrebbero espresso scetticismo riguardo all’attività svolta dai carabinieri.
Alcuni abitanti, infatti, ritengono che sia stata fatta solo “scena”, visto che sono passati diciotto anni dal delitto di Garlasco. Non sono emersi borsoni dal fondale, dunque non è chiara, al momento, la provenienza di quegli oggetti; infatti, lo stesso conduttore Milo Infante ha definito “molto poco chiara” la situazione.